Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Assistenti domiciliari, aggiudicata la gara in dieci municipalità
Introdotta la compartecipazione alla spesa in base al reddito Isee
NAPOLI Assistenza domiciliare: ieri c’è stata l’aggiudicazione provvisoria dei 10 lotti — ad ognuno corrisponde una Municipalità — della gara bandita tempo fa dal comune di Napoli per garantire fino a dicembre il servizio. Il bando era da 4,5 milioni di euro. Nei prossimi giorni, subito dopo Pasqua, si dovrebbe procedere con l’aggiudicazione definitiva. La gara prevedeva che ogni cooperativa potesse conquistare al massimo due lotti. Hanno fatto il pieno Terzo Settore, che svolgerà il servizio nella prima e nella ottava Municipalità; Nuova Sair, che fino allo scorso autunno ha svolto l’assistenza scolastica ai disabili e che, per quella domiciliare, ha strappato la quarta e la sesta Municipalità; Libero Imprese, alla quale la commissione di gara ha attribuito la terza e la quinta Municipalità. Gesco è risultata vincitrice nella nona Municipalità, ma opererà anche nella seconda con la cooperativa Accaparlante, che fa parte del consorzio. Sanitel(decima Municipalità) e Consorzio Italia(settima Municipalità) gli altri vincitori del bando. «Una delle novità che scatteranno con la consegna dei lotti ai vincitori — dice Maria Rosaria Minervini, operatrice sociale di Terzo Settore e delegata della Cgil — è l’obbligo per gli utenti i quali abbiano un Isee superiore ai 10.600 euro di compartecipare alle spese, in una misura compresa tra il 50 ed il 100%». Se si considera che il Comune paga alle cooperative per ogni ora di assistenza domiciliare circa 19 euro, dei quali poi 8,5 al lordo restano in tasca ad ogni operatore — l’innovazione potrebbe pesare non poco sui bilanci familiari. «Ci aspettiamo — prevede un altro lavoratore, Roberto Valestra, in forza ad Accaparlante — che possa verificarsi una seria contrazione delle domande da parte degli utenti, come è già accaduto quando, tre anni fa, è stato introdotto il sistema della compartecipazione alla spesa nell’assistenza domiciliare integrata che forniscono le Asl. Parlo a ragion veduta, perchè qualche giorno fa la madre di un ragazzo che assisto ed è affetto da una malattia rara mi ha confessato che potrebbe non presentare più la domanda di assistenza domiciliare. Ha detto che con il suo stipendio — ed è funzionaria in un museo — non può fronteggiare anche questo incremento dei costi». Non è, peraltro, questa l’unica incognita che pesa sull’assistenza domiciliare a Napoli. Le cooperative lamentano, infatti, che l’amministrazione comunale tarda nella certificazione dei crediti acquisiti finora e, in questo modo, non garantisce loro l’opportunità di accedere ai finanziamenti da parte delle banche. Sono circa 1800 gli utenti del servizio, dei quali 693 anziani non autosufficienti e 415 disabili. Tra questi ultimi, 63 minori. Gli operatori socio assistenziali sono circa 180.
Fondi Il bando era da 4,5 milioni di euro Nei prossimi giorni si dovrebbe procedere con l’affidamento definitivo