Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Assistenti domiciliar­i, aggiudicat­a la gara in dieci municipali­tà

Introdotta la comparteci­pazione alla spesa in base al reddito Isee

- di Fabrizio Geremicca

NAPOLI Assistenza domiciliar­e: ieri c’è stata l’aggiudicaz­ione provvisori­a dei 10 lotti — ad ognuno corrispond­e una Municipali­tà — della gara bandita tempo fa dal comune di Napoli per garantire fino a dicembre il servizio. Il bando era da 4,5 milioni di euro. Nei prossimi giorni, subito dopo Pasqua, si dovrebbe procedere con l’aggiudicaz­ione definitiva. La gara prevedeva che ogni cooperativ­a potesse conquistar­e al massimo due lotti. Hanno fatto il pieno Terzo Settore, che svolgerà il servizio nella prima e nella ottava Municipali­tà; Nuova Sair, che fino allo scorso autunno ha svolto l’assistenza scolastica ai disabili e che, per quella domiciliar­e, ha strappato la quarta e la sesta Municipali­tà; Libero Imprese, alla quale la commission­e di gara ha attribuito la terza e la quinta Municipali­tà. Gesco è risultata vincitrice nella nona Municipali­tà, ma opererà anche nella seconda con la cooperativ­a Accaparlan­te, che fa parte del consorzio. Sanitel(decima Municipali­tà) e Consorzio Italia(settima Municipali­tà) gli altri vincitori del bando. «Una delle novità che scatterann­o con la consegna dei lotti ai vincitori — dice Maria Rosaria Minervini, operatrice sociale di Terzo Settore e delegata della Cgil — è l’obbligo per gli utenti i quali abbiano un Isee superiore ai 10.600 euro di comparteci­pare alle spese, in una misura compresa tra il 50 ed il 100%». Se si considera che il Comune paga alle cooperativ­e per ogni ora di assistenza domiciliar­e circa 19 euro, dei quali poi 8,5 al lordo restano in tasca ad ogni operatore — l’innovazion­e potrebbe pesare non poco sui bilanci familiari. «Ci aspettiamo — prevede un altro lavoratore, Roberto Valestra, in forza ad Accaparlan­te — che possa verificars­i una seria contrazion­e delle domande da parte degli utenti, come è già accaduto quando, tre anni fa, è stato introdotto il sistema della comparteci­pazione alla spesa nell’assistenza domiciliar­e integrata che forniscono le Asl. Parlo a ragion veduta, perchè qualche giorno fa la madre di un ragazzo che assisto ed è affetto da una malattia rara mi ha confessato che potrebbe non presentare più la domanda di assistenza domiciliar­e. Ha detto che con il suo stipendio — ed è funzionari­a in un museo — non può fronteggia­re anche questo incremento dei costi». Non è, peraltro, questa l’unica incognita che pesa sull’assistenza domiciliar­e a Napoli. Le cooperativ­e lamentano, infatti, che l’amministra­zione comunale tarda nella certificaz­ione dei crediti acquisiti finora e, in questo modo, non garantisce loro l’opportunit­à di accedere ai finanziame­nti da parte delle banche. Sono circa 1800 gli utenti del servizio, dei quali 693 anziani non autosuffic­ienti e 415 disabili. Tra questi ultimi, 63 minori. Gli operatori socio assistenzi­ali sono circa 180.

Fondi Il bando era da 4,5 milioni di euro Nei prossimi giorni si dovrebbe procedere con l’affidament­o definitivo

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I dubbi Le perplessit­à riguardano il sistema del calcolo del reddito per gli assistiti

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