Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Picasso a San Martino 100 anni dopo
Si inaugura il nuovo allestimento della sezione teatrale che ispirò le opere del celebre pittore
NAPOLI Il sole inondava il chiostro grande della Certosa di San Martino il 21 aprile 1917. Pablo Picasso per la terza volta era tornato nel museo del Vomero e aveva condotto con sé il danzatore Leonide Massine, Igor Stravinskij e l’etoile Olga Chochlova, di cui si era innamorato e che sarebbe diventata sua moglie. Si inaugura oggi a San Martino, a 100 anni da quella visita, un nuovo allestimento della sezione teatrale che ruota intorno ad alcune opere che l’artista spagnolo ammirò e dalle quali restò colpito al punto da trarne ispirazione per il balletto Pulcinella di Stravinskij, di cui fu scenografo e costumista.
Dunque dopo Capodimonte — che ospita una mostra su Picasso costruita intorno all’opera Parade — e Pompei, che all’Antiquarium racconta l’artista spagnolo attraverso un allestimento sulle maschere, San Martino celebra l’artista con una esposizione permanente. «Una mostra che mette insieme arte colta e popolare — sottolinea Anna Imponente, soprintendente del Polo museale della Campania —. Ci sono connessioni fra il melodramma e la commedia dell’arte, fra il classico e il contemporaneo e un corpus di opere che arrivano da una donazione molto interessante».
San Martino nel 1917 era diretto da Vittorio Spinazzola che aveva allestito la sezione teatrale con il contributo e la consulenza di Salvatore Di Giacomo, Roberto Bracco e Benedetto Croce. «A Picasso piacque la riproduzione ‘al vero’ del- la scena del teatro San Carlino, nata da una idea di Bracco e Di Giacomo, esponenti di un comitato napoletano per l’arte drammatica, costituito per realizzare una mostra destinata all’esposizione nazionale di Torino del 1898. Un modello — ricorda Rita Pastorelli, attuale direttrice di San Martino — che venne donato nel 1900 al museo. Picasso ne restò così affascinato da acquistarne la riproduzione su una cartolina al bookshop».
La mostra — curata da Pastorelli insieme con Silvia Cocurullo e Michele Iodice — è stata realizzata con la collaborazione di Stenlio Di Bello, Roberto Vernetti e Roberto De Simone. Oltre alle opere che Picasso aveva incontrato nell’antico percorso museale, c’è il manifesto Pulcinella nel mondo della Luna di Giuseppe Romito, i copioni manoscritti di Antonio Petito — il più famoso Pulcinella dell’800 — e di Pasquale Altavilla e i ritratti degli attori della Compagnia del San Carlino. E un busto di Pulcinella scaccia malocchio, a prova di scettici.