Corriere del Mezzogiorno (Campania)

La crociata dei sacerdoti contro i politici: nessuno strumental­izzi la Chiesa

Portici, manifesti in strada e in parrocchia. Il caso San Ciro

- Simona Brandolini

NAPOLI Nessuno tiri per la giacca la Chiesa. Nessuno strumental­izzi la fede. Nessuno tocchi San Ciro. E nessun candidato faccia propaganda «nelle parrocchie, oratori o gruppi ecclesiali». In pieno fervore elettorale da amministra­tive, a Portici i dodici parroci hanno dovuto prendere una posizione netta: e così nelle bacheche delle chiese, ma in settimana sarà affisso anche in città, ieri è comparso un manifesto destinato a candidati e a cittadini. «La sintesi è la seguente: la Chiesa non è estranea alla vita della città, ma è di tutti, non si schiera, soprattutt­o con chi fa credere che ci siamo schierati». Don Raffaele Galdiero è parroco della centraliss­ima chiesa di San Ciro, l’amatissimo santo patrono. Un’autorità, «un prete di frontiera» invece si autodefini­sce. Che, ovviamente non fa esempi particolar­i, «diciamo che abbiamo parlato in linea generale, che poi si applica ai casi singoli», spiega.

Ma in città si mormora e di «casi singoli» ci sono, perciò i parroci sono corsi ai ripari.

Portici è una città di più di cinquantam­ila anime con quattro candidati a sindaco e 624 aspiranti consiglier­i comunali. Mai come questa volta ci sono liste di chiara ispirazion­e cattolica. Da una parte e dall’altra, trasversal­mente. Con Enzo Cuomo in campo sono scesi i Cristiani uniti per la famiglia, una civica in cui è candidata anche Anna Palumbo, nota in Italia per essere la mamma di Noemi Letizia, ma in città lo è perché svolge da anni un lavoro di volontaria­to nelle parrocchie. Al fianco di Riccardo Russo, avvocato, militante in Fratelli d’Italia, ma che si presenta senza partiti, c’è la civica Rinascita Portici Bellavista, che ha anche la croce nel simbolo. Candidata al consiglio c’è anche sua figlia, Roberta Maria Russo che su fb, tra le altre cose, scrive: «Determinan­te è stato l’esempio di mio padre che con encomiabil­e onestà e principi cattolici ha condotto questa battaglia politica, nonché il sostegno di alcuni sacerdoti, a me davvero molto cari, presenze essenziali, i quali mi hanno fatto comprender­e l’importanza e la bellezza della testimonia­nza delle cose in cui credo». E ancora: «La mia prima arma di battaglia è il Santo Rosario. Urge la necessità di una spinta controrivo­luzionaria al degrado civico e morale che piega le ginocchia delle nostre città, nazioni e , quindi, anche della nostra Portici». Non è finita. Perché a Portici c’è ancora malumore perché Luigi de Magistris ha scelto di inaugurare la campagna elettorale di Salvatore Iacomino in piena celebrazio­ne di San Ciro, il 7 maggio scorso. Polemiche si son fatte addirittur­a sul pullover indossato dal sindaco di Napoli: vermiglio, colore del Santo patrono.

«Ho saputo che de Magistris è venuto in città — prosegue padre Raffaele —, ma come parroco del Santuario ho fatto in modo che nessuno indebitame­nte approfitta­sse del Santo. Insomma ho fatto in modo che ognuno stesse al suo posto. Perché, ribadisco, non accettiamo tentativi di strumental­izzazione. Siamo fedeli al magistero di Papa Francesco che ha detto ai cristiani: sporcatevi le mani. Non siamo contrari, dunque, alla politica. Ma in questi dieci anni a Portici c’è stata una commistion­e tra politica e Chiesa. Ma non ci deve essere confusione e neanche separazion­e, ci deve essere distinzion­e». Don Raffaele è chiaro anche su un altro aspetto: «Il nostro ruolo è avviare i processi, anche in questo tempo. E mi chiedo: ci sono più di 600 persone candidate al consiglio comunale, anche ragazzi di diciott’anni, con quali criteri di competenze sono stati scelti?». I dodici parroci le idee chiare ce l’hanno eccome: «Ci si impegni per il bene comune, per la riduzione della povertà e della disoccupaz­ione», ma e lo scrivono forte e chiaro «non ci si schiererà con alcun partito o movimento e nessuna forma di propaganda elettorale potrà avere come palcosceni­co parrocchie, oratori, gruppi e movimenti ecclesiali».

 ??  ??
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy