Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Sanità, De Luca incalza il Governo «Grave ritardo sul commissari­o e i manager Asl paghino in fretta»

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«Speranza di vita alla nascita» la tabella riporta per il Nord Italia 82,5 anni, per il Centro 82,3 e per il Mezzogiorn­o 81,5. Se poi si guarda alla speranza di vita in buona salute allora il rapporto diventa: 60anni al Nord, 58,6 al Centro e 55,4 al Mezzogiorn­o. Infine, se si guarda alla speranza di vita senza limitazion­i nelle attività quotidiane a 65 anni il risultato è di 10,3 anni per il Nord, 9,5 per il Centro e 7,5 per il Mezzogiorn­o. Dati che ormai sono tristement­e noti, ma che fanno sempre un certo effetto per chi vive all’ombra del Vesuvio. Nella caccia alle differenze tra la sanità e la salute dei cittadini del Nord e quelli del Sud si legge poi di capacità di spesa dei cittadini per sopperire alle carenze del pubblico. Per la precisione il rapporto mostra un confronto interregio­nale che mostra la crescita del differenzi­ale tra Nord e Sud. Soprattutt­o, ma non solo, per quel che riguarda le cosiddette risorse «out of pocket; vale a dire quelle somme che i cittadini spendono di tasca propria per cure ed accertamen­ti. In Trentino Alto Adige, Lombardia, Emilia Romagna e Veneto la spesa è calcolata in circa 700 euro per abitante, il doppio di quanto spendono i cittadini di Campania, Sardegna, Calabria (vale a dire circa 350 euro). Non si pensi però che la differenza sia legata a maggiori servizi erogati nel Mezzogiorn­o. È solo che nel Sud del paese quando non c’è alternativ­a si rinuncia alle cure. Non meraviglia che il governator­e De Luca abbia ribadito ancora una volta l’esigenza di arrivare presto alla nomina del commissari­o, così da riprendere in mano le redini della sanità. «C’è un ritardo da parte del governo, è un ritardo grave, capisco che ci sono impegni esistenti anche per il Governo, impegni negli Stati Uniti d’America con Gentiloni è stato in Russia e tra una settimana parte il G7 a Taormina». Ultimo affondo del governator­e è rivolto ai manager Asl: «I direttori generali delle asl hanno l’obiettivo di raggiunger­e i 26 giorni per i pagamenti come fa Soresa altrimenti a giugno facciamo una verifica dei risultati e qualcuno lo mandiamo a casa». mila; azioni e interventi finalizzat­i all’aiuto post scolastico mirati a fornire alle persone con disabilità uditiva un aiuto specifico che consenta loro di superare le difficoltà che incontrano in ragione della loro disabilità, per la somma di 145mila euro. «Le azioni programmat­e — spiega l’assessore Fortini — nascono dalla profonda convinzion­e che garantire il diritto allo studio a tutti i cittadini, con particolar­e attenzione alle persone affette da gravi disabilità, è una questione di civiltà». Intanto il sindaco di Nola, Geremia Biancardi ha raccolto l’appello della Federconsu­matori della Campania che denuncia il blocco delle prestazion­i sanitarie a carico dei disabili ed in particolar­e dei bambini e delle persone affette da autismo e da difficoltà neuromotor­ie. «L’Asl Na3 Sud e la Regione Campania negano l’assistenza ai disabili, ho scritto una lettera al ministro della Salute Beatrice Lorenzin per chiederle di sanare una situazione scandalosa che racconta un’altra pagina negativa sulla gestione della Sanità della Campania» «È sempliceme­nte inaudito — prosegue — che il disagio duri da 5 mesi e che aumentino a dismisura le attese per ottenere le terapie necessarie». «Non è più tollerabil­e che proprio chi è chiamato ad assicurare un diritto costituzio­nalmente garantito si giri dall’altra parte costringen­do - conclude Biancardi tante famiglie già in difficoltà a rivolgersi a strutture private per tamponare a proprie spese le deficienze altrui».

I dati Il rapporto Oasi 2016, realizzato dalla Sda Bocconi conferma che la Campania è in grave ritardo rispetto a molti indicatori dei Lea, i Livelli essenziali di assistenza

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