Corriere del Mezzogiorno (Campania)
I pm: una «cricca» nel Cnr Le mani sui fondi della ricerca
Utilizzavano il denaro destinato alla ricerca: coinvolti esperti del centro marino e imprenditori
Nella sede napoletana della più grande struttura pubblica di ricerche in Italia, secondo la Procura, era insediata un’associazione a delinquere che utilizzava in modo illegale il denaro del Consiglio, cioè commetteva peculato. Otto le persone indagate, i cui uffici e le cui abitazioni sono stati perquisiti ieri dal nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza.Tra cui Massimiliano Di Bitetto, direttore generale del Cnr di Napoli.
NAPOLI Non c’era solo un funzionario infedele che acquistava giochi gonfiabili per la propria società di animazione e li faceva pagare al Cnr. Nella sede napoletana della più grande struttura pubblica di ricerche in Italia, infatti, secondo la Procura, era insediata un’associazione a delinquere che utilizzava in modo illegale il denaro del Consiglio, cioè commetteva peculato. Otto le persone indagate, i cui uffici e le cui abitazioni sono stati perquisiti ieri dal nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza. Sono Massimiliano Di Bitetto, direttore generale del Cnr di Napoli; Salvatore Mazzola, ex direttore dell’Istituto ambiente marino costiero (Iamc); Ennio Marsella, dirigente di ricerca dell’Iamc; Paolo D’Anselmi, Michele Cilli e Giuseppa Ciccotti, marito e moglie, che nel tempo hanno più volte ricoperto la carica di amministratori delle società oggetto di indagini; Simone Morganti, collaboratore di Paolo D’Anselmi.
L’inchiesta del pm Ida Frongillo, che indaga con il coordinamento del procuratore aggiunto Alfonso D’Avino, è il seguito di quella (avviata in seguito a un esposto dello stesso Cnr) che nelle scorse settimane portò al fermo di Vittorio Gargiulo, segretario amministrativo dell’Iamc, bloccato appena prima che fuggisse a Londra. Era lui, prima che fosse licenziato, a gestire il denaro dell’Istituto e, «mediante una sistematica falsificazione degli atti delle procedure per l’acquisto di beni e servizi», tra il 2013 e il 2015 si è impossessato di più di un milione e 200.000 euro. Servirono, tra l’altro, per ristrutturare casa e installarvi una vasca idromassaggio e per i giochi: percorso gonfiabile camion; Scivolo barca dei pirati; Squalo bocca aperta; Disco giga; Nave dei pirati; Spara palline.
Grazie al materiale acquisito nelle perquisizioni compiute in occasione del fermo, gli uomini del colonnello Giovanni Salerno hanno scoperto altri illeciti. «In particolare — si legge nel decreto di perquisizione — è emerso l’anomalo affidamento, dal parte dell’Iamc, di molteplici prestazioni di servizio a ditte ricorrenti, l’apparente duplicazione di prestazioni effettuate da tali ditte nell’anno 2014, l’esecuzione di prestazioni da parte di ditte per lavori non rientranti nell’oggetto sociale. Con specifico riferimento ai fondi Pon — scrive ancora il pm — è inoltre emerso l’impiego di parte dei finanziamenti per spese non riconosciute dai responsabili scientifici dei progetti, che sono state oggetto di un sistematico sperpero che ha visto quali attori Ennio Marsella per l’attivazione della spesa, Salvatore Mazzola per la firma delle determine e/o contratti, il segretario amministrativo Vittorio Gargiulo per la creazione di documentazione attestante false gare e per l’effettuazione dei pagamenti ai titolari di società compiacenti imposte da Massimiliano Di Bitetto».
Sulla vicenda è intervenuto il presidente del Cnr, Massimo Inguscio. «Il presidente del Cnr — si legge in una nota — di fronte alle notizie apprese a mezzo stampa sulla svolta delle indagini da parte della Procura della Repubblica di Napoli per presunti reati in danno del Cnr e della ricerca pubblica, ribadisce la massima disponibilità alla collaborazione alle indagini, iniziate con una denuncia del 2015 da parte dell’Ente stesso, e conferma che l’Ente adotterà rigorosamente tutti i provvedimenti del caso. Ricorda che è in atto un’operazione per garantire la massima trasparenza, efficacia e tempestività delle procedure amministrative, che ha compreso l’istituzione recente di una apposita commissione composta da esperti di alto profilo».