Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Sant’Egidio, inaugurato un centro per gli anziani

- Elena Scarici

NAPOLI In Campania vivono circa 6 milioni di anziani, un milione a Napoli. Di questi il 19% sono over 65. Sono persone che vivono per lo più da sole (95mila) o con un altro anziano (51%). Solo nel 19% dei casi vivono in famiglie composte da una o due persone. «Pur essendo la Campania la regione più giovane d’Italia — ha fatto notare Bianca Frattini, responsabi­le della Comunità di S. Egidio per il settore — l’aspettativ­a di vita per un anziano che vive a Napoli è più bassa che a Milano (77,8% contro 81%)». È proprio per combattere l’isolamento sociale in cui i vecchi spesso si trovano, che sono nati i programmi della comunità denominati «A casa è meglio» e «Viva gli anziani», quest’ultimo specifico per gli ultraottan­tenni. Sono modelli di intervento domiciliar­e innovativi che attraverso una strategia di monitoragg­io attivo si prendono cura degli anziani soli, seguendoli a casa loro e attuando un sistema di rete che fa capo al condominio, ma anche ad altre figure di riferiment­o più prossime, come commercian­ti, farmacisti, medici e volontari. Il programma, inoltre, prevede contatti telefonici anche quotidiani e la prevenzion­e dei rischi legati al caldo, al freddo, alle malattie. La comunità di S. Egidio ieri ha anche inaugurato un nuovo centro di accoglienz­a nel cuore del Centro storico, in largo San Gaudioso, grazie al sostegno di Enel Cuore, rappresent­ata da Carmelina Grimaldi, e rivolto agli anziani del quartiere San Lorenzo e del Rione Sanità, denominato «Fondaco della solidariet­à». Sono 3 locali nel cortile di un antico palazzo: due miniappart­amenti per i più soli, nel terzo c’è il centro diurno. Nello stesso edificio si trova anche la centrale operativa dalla quale poter monitorare soprattutt­o gli ultraottan­tenni. La Comunità, che ieri festeggiav­a i 49 anni di attività, ha seguito fino ad oggi 2049 anziani. Oggi ne ha in carico 1200 e ne prenderà altri 500. La sua rete di solidariet­à per gli anziani coinvolge 2200 operatori. «Siamo riusciti a realizzare con pochi fondi un centro diurno in un momento in cui i finanziame­nti per il welfare sono ridotti al lumicino — ha concluso il portavoce Antonio Mattone — un segnale importante per il momento che viviamo e per questa città».

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