Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Export, credito e liquidità aziendale Sace e Simest con la filiera di Proma
Automotive: accordo per sostenere le piccole imprese fornitrici del gruppo campano
NAPOLI L’accordo ha un obiettivo ben preciso: sostenere la filiera delle piccole e medie imprese fornitrici del gruppo Proma per garantirne stabilità aziendale e patrimoniale. Sace e Simest del gruppo Cassa Depositi e Prestiti hanno stipulato l’intesa con il gruppo campano leader dell’automotive fondato dal Cavaliere del lavoro Nicola Giorgio Pino, 69 anni, che nel 1980 a Caserta aprì il primo stabilimento. Oggi Proma è uno dei principali gruppi internazionali della componentistica auto con 16 stabilimenti in dieci paesi, due centri di R&D e Testing, e un fatturato di alcune centinaia di milioni di euro.
«È uno dei primi accordi che hanno l’obiettivo di rafforzare le filiere», dice Simonetta Acri, chief sales officer di Sace. Che aggiunge: «La performance di un’impresa inserita in un sistema di filiera è più positiva di quando lavoro fuori dal sistema». Per Vincenzo Nunziata, general manager del Gruppo Proma, «con questo accordo intendiamo creare un rapporto di partnership con i nostri fornitori con l’obiettivo di favorire contesti aggreganti ed evolutivi, che possano sempre più rispondere alle crescenti esigenze del mercato globale». Quali saranno, dunque, i benefici dell’accordo? Sace (società per azioni di Cassa Depositi e Prestiti specializzata nel settore assicurativo-finanziario e attiva nell’export credit) e Simest (creata dal Ministero del commercio con l’estero, con Sace costituisce il polo dell’export e dell’internazionalizzazione del gruppo Cdp) metteranno a disposizione della aziende fornitrici di Proma «un pacchetto di soluzioni assicurativo-finanziarie per rispondere in modo più diretto alle numerose esigenze legate ai processi di sviluppo aziendale e apertura sui mercati esteri». Per Simonetta Acri, così «le Pmi fornitrici dell’impresa capofila avranno il vantaggio di avere linee di credito con un rating pari a quello di quest’ultima. Inoltre, grazie a Sace e Simest, si avvantaggeranno del cosiddetto “reverse factoring” che permette alle aziende della filiera di accelerare i pagamenti delle fatture».
Si tratta di due strumenti che intervengono sulla liquidità, cronico problema delle piccole e medie imprese italiane schiacciate fra difficoltà all’accesso al credito e flusso intermittente dei pagamenti. In pratica le aziende potranno ottenere il pagamento anticipato delle forniture eseguite, avere le garanzie necessarie per l’esecuzione di nuovi contratti di fornitura, in Italia e all’estero, proteggere il proprio fatturato dal rischio di mancato pagamento. Inoltre, con Sace e Simest, avranno a disposizione un’importante gamma di soluzioni per crescere e consolidarsi sui mercati internazionali: dai finanziamenti a tasso agevolato di Simest alle garanzie che Sace offre a supporto dell’internazionalizzazione, fino al recupero dei crediti insoluti in tutto il mondo.