Corriere del Mezzogiorno (Campania)
EVOLUZIONE DI UN «NOVE»
In principio era un esterno con il piede destro. Un piccoletto nato e cresciuto in Belgio, che l’Anderlecht aveva mandato via perchè troppo piccolo. Prima di arrivare al Psv gli tocca la gavetta tra Agovv e Utrecht. Lui parte sempre da sinistra per poi accentrarsi e calciare col destro, un po’ come Arjen Robben. In Olanda si trasferisce nel 2011, insieme a Kevin Strootman. Grandi amici, costretti a dividersi in Italia (l’uno al Napoli, l’altro alla Roma) e oggi concorrenti per il secondo posto che vale Champions. Fu Riccardo Bigon a visionarlo per primo, dopo che il piccoletto aveva fatto un gran gol al Napoli in una sfida di Europa League. Benitez, poi Sarri. La concorrenza con Insigne nel primo anno, la trasformazione in centravanti quello successivo. La consacrazione definitiva come bomber, così da essere quasi ribattezzato il nuovo Higuain azzurro. Napoli in lungo e in largo: Mertens si fa chiamare Ciro-Mertens e frequenta strade, bar e ristoranti della città. Senza mai lesinare foto e autografi, testimonial di una napoletanità che per poco non sortiva un effettoboomerang. I gol più belli durante la recente crisi matrimoniale con la moglie, il bomber continua a segnare ma vuole andar via. La tempesta passa e ogni gol è per Kat, ogni prodezza è dedicata al suo allenatore, artefice della trasformazione. Il bomber che ama Napoli, vuole anche vincere il prossimo anno. Sarri c’è ed è una garanzia. Il rinnovo, il contratto. E anche la clausola che (un caso?) come quella di Sarri vale dal 2018. Un patto non scritto tra i due.