Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Forza Italia chiede le dimissioni di Fortini
«Solo mance alle scuole che crollano». L’assessore regionale: «Aperti 500 istituti»
NAPOLI Forza Italia, al gran completo, chiede le dimissioni dell’assessore all’Istruzione della Regione Campania, Lucia Fortini. «I fondi stanziati da Caldoro per l’edilizia scolastica sono stati destinati ad altro — ha detto il capogruppo di Forza Italia Armando Cesaro —. Quei fondi, 27 milioni, erano destinati alle scuole e servivano per le difficoltà a cui andavano incontro le Province a causa della Legge Delrio. Invece De Luca ha revocato la delibera della giunta Caldoro, destinando quei fondi ad azioni formative, tra l’altro mai usati, e ora va in giro a cercare di recuperare soldi da destinare all’edilizia». Anche Giampiero Zinzi, consigliere regionale di Forza Italia, ha denunciato: «De Luca prevede delle mancette che al massimo serviranno per 25 istituti casertani». Gli ex assessori regionali Ermanno Russo e Severino Nappi hanno ricordato di aver «lavorato insieme in giunta alla delibera che riguardava l’edilizia scolastica. Una iniziativa — hanno sottolineato - che andava incrementata, non revocata». L’assessore Fortini ha contrattaccato: «Nessuna risorsa è stata sottratta all’edilizia scolastica. Anzi: autonomamente il ministero ha poi consentito l’utilizzo di una quota parte del finanziamento. Dire quindi, come fa oggi Forza Italia, che le scuole superiori di Caserta cadono a pezzi a causa di una nostra delibera di riprogrammazione di 30 milioni di euro di fondi, risorse che comunque la Regione Campania non ha ancora ricevuto dal Governo, è una sciocchezza. Da quando governiamo la Regione abbiamo aperto quasi 500 istituti ad attività didattiche pomeridiane attraverso il progetto Scuola Viva. Prima, di scuole aperte il pomeriggio non se n’è vista nemmeno l’ombra». Da Forza Italia è stato poi sollevato un altro caso sospetto di dimissioni, dopo quelle polemiche rassegnate dal presidente del collegio dei revisori dei conti della Regione. Infatti, anche il revisore unico dell’Agenzia regionale delle Universiadi ha abbandonato l’incarico. «Al di là delle motivazioni ufficiali rese dal dottor Francesco Capalbo, insediatosi appena dieci mesi fa — ha sottolineato Cesaro — non v’è dubbio che, dato il clima di scarsa collaborazione e l’assoluta mancanza di supporto che la Regione dovrebbe garantire agli organismi di vigilanza, anche queste dimissioni suonano sospette. Come abbiamo fatto per il caso del dottor Antonio Porcaro, procederemo a tutti gli approfondimenti dovuti».