Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Il Teatro Festival punta sui laboratori
Attività con docenti di prestigio: Peter Brook, Nekrosius, Tomi Janezic e Laura Curino
Spettacoli belli e compiuti nel cartellone della decima edizione del Napoli Teatro Festival. Una nuova sezione «in progress» su cui punta la direzione artistica di Ruggero Cappuccio.
Dieci i laboratori (fra i docenti Peter Brook, Nekrosius, Tomi Janezic e Laura Curino) che, fra scrittura scenica, attorialità di impronta fisica, marionette, musica e drammaturgia, procedono parallelamente, fra Napoli e il resto della Campania.
Non solo spettacoli belli e compiuti nel cartellone di questa decima edizione del Napoli Teatro Festival Italia, ma anche una nuova sezione «in progress» su cui la direzione artistica di Ruggero Cappuccio punta moltissimo.
Sono ben dieci infatti i laboratori che, fra scrittura scenica, attorialità di impronta fisica, marionette, musica e drammaturgia, procedono parallelamente (o lo faranno nei prossimi giorni), sparsi fra Napoli e il resto della Campania. Con docenti di prima grandezza che vanno da Peter Brook a Nekrosius, da Tomi Janezic a Laura Curino. A partire da «Mozzarella Nigga Lab», lo stage che il percussionista Maurizio Capone fondatore del progetto Bungt Bangt ha aperto il 28 aprile per poi andare avanti fino al 29 giugno, dividendosi fra Sala Assoli e Tram e con una prova finale aperta al pubblico fissata per il 30 giugno in piazza del Gesù. Al centro degli incontri la costruzione di strumenti poveri realizzati con materiali riciclati come acciaio, plastica, vetro e legno. Il 6 maggio è partito invece «Uomoterra», un seminario curato a Solofra da Enzo Marangelo e organizzato da Hypokritès Teatro Studio. Fino all’11 giugno i partecipanti proveranno a rivivere il ritmo, oggi smarrito, di una corretta dinamica fra uomo e terra, rimettendosi così all’ascolto della natura. Una prova aperta al pubblico è fissata per il 17 giugno alle 18.30 nel Chiostro del complesso monumentale di Santa Chiara in Solofra. Molta attesa anche per una disciplina molto napoletana come quella del teatro delle marionette, ovvero «Il Segreto delle Guarattelle», che Brunello Leone svelerà dal 6 al 19 giugno nella struttura di Santa Fede liberata, in via San Giovanni Maggiore Pignatelli, ex Oratorio di correzione, poi carcere per le donne, poi spazio immenso abbandonato al degrado e riaperto dagli abitanti della zona. Ai venti partecipanti sarà spiegata la storia delle guarattelle ma anche il modo in cui si fanno muovere. Il risultato finale, con tanto di Pulcinella, sarà presentato nelle prove aperte al pubblico alle 11 dal 20 al 25 giugno a Villa Pignatelli. Al Piccolo Bellini, invece, dal 7 al 24 giugno ci sarà invece «Il Corpo Teatrale. Dalla Scrittura alla Rappresentazione», incontri con Francesco Sframeli e Spiro Scimone, premi Ubu 2016 per lo spettacolo «Amore». Il loro laboratorio sarà dedicato all’attività teatrale contemporanea, con riferimenti ai contesti internazionali (teatri e drammaturgie), e lo studio di alcuni testi del repertorio italiano come punto di partenza per un procedimento creativo che coinvolgerà i partecipanti. Con lo scopo di trovare il corpo del personaggio, che prende forma durante la rappresentazione nel corpo dell’attore, a sua volta a contatto con il corpo dello spettatore. Uno dei due clou è sicuramente l’«Atelier» a cura di Peter Brook, maestro inglese della regia mondiale, che l’11 giugno nel Foyer del Teatro San Carlo terrà una lezione di un’ora e mezza aperta al pubblico sull’opera di Shakespeare, tante volte affrontata nel corso della sua lunga carriera. Altro percorso di formazione teatrale di assoluto rilievo quello proposto al Trianon dal regista lituano Eimuntas Nekrosius, che dal 14 al 23 giugno sarà protagonista di «Theatre Bridges», un laboratorio per attori professionisti di età compresa tra i 23 e i 36 anni. Al centro dell’attività seminariale diversi testi teatrali, fra i quali il «Don Chisciotte» di Cervantes. Nekrosius analizzerà le possibili interpretazioni dei diversi testi, attraverso i singoli personaggi, le varie soluzioni registiche e l’interazione tra attori e spettatori. Prove aperte il 24 e 25 giugno. «Leggende d’oro: Le vite dei Santi» è poi il titolo dello stage curato dall’attrice e drammaturga Laura Curino al Magnifico Visbaal Teatro di Benevento dal 16 al 24 giugno. Al centro l’agiografia, come documento storico, sociale o spirituale, che diventerà laboratorio per un teatro di narrazione che descriverà le figure umane e spirituali di alcuni personaggi storici o leggendari. Prova aperta al pubblico il 24 giugno all’ Hortus Conclusus, sempre nel capoluogo sannita, alle 19. Tornando a Napoli, al Teatro Sannazaro dal 19 al 25 giugno si svolgerà «Principles in Acting», un workshop basato sullo psico- dramma come base per le diverse tecniche creative dell’attore, a cura del giovane regista sloveno Tomi Janezic. L’attrice romagnola Elena Bucci, protagonista femminile del Gruppo Le Belle Bandiere, per anni collaboratrice di Leo de Berardinis, dirigerà invece «Il Mare Suona», laboratorio dal titolo molto poetico che si svolgerà a Salerno, nella Chiesa di Sant’Eustachio, dal 22 giugno al primo luglio. Al centro una ricerca di scrittura personale a partire da quei testi che fanno riferimento ai naufragi, reali e metaforici. Prova aperta al pubblico il 2 luglio. Infine Andrea Renzi, l’attore romano cresciuto a Napoli, protagonista di Falso Movimento prima e Teatri Uniti poi, che al Teatro Civico 14 di Caserta terrà dal 23 giugno al 4 luglio un laboratorio intitolato «La Regola del Gioco», che approfondirà le conoscenze dell’attore in rapporto ai propri mezzi di espressione collegati al tema prescelto, quello della Reggia vanvitelliana. Prova aperta al pubblico il 5 luglio alle 21.