Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Manager, artisti, ambasciatori del gusto A Palazzo dello Spagnuolo la rinascita si costruisce anche così
NAPOLI Ospiti, curiosi, ragazzini attirati dalla musica che risuona alta, e finanche turisti. L’anteprima di CasaCorriere seconda edizione, nel cortile di Palazzo dello Spagnuolo alla Sanità, è un evento di condivisione, rilancio e incontro.
Siedono fra il pubblico nelle prime file Michele Pontecorvo (il signor Ferrarelle) con la moglie Carolina, il presidente di Confindustria Campania Costanzo Jannotti Pecci, l’artista Mimmo Jodice insieme con la
moglie Angela, Tommaso De Filippo — straordinariamente somigliante al padre Luca, a parte i capelli rossi presi dalla madre —, la presidente Fai Maria Rosaria De Divitiis (che annuncia una donazione di 5mila euro a sostegno di una iniziativa promossa da padre Loffredo), Sergio Di Sabato, alla guida di Kimbo.
L’avvocato Massimo Krogh segue il dibattito in silenzio e annuisce. Poco distante Roberta
Costa Buccino, che per la Sanità profonde da anni un infaticabile impegno.
Tutt’intorno ci sono gli ambasciatori dei sapori della Sanità che hanno conquistato il mondo. Ciro Oliva ha portato a CasaCorriere le sue pizze fritte tenute al caldo nella «stufa» di rame che è appartenuta alla sua bisnonna. Ciro Poppella è arrivato con i suoi dolci e con due torte che «raccontano» i venti anni del Corriere del Mezzogiorno: una riporta su fondo bianco la testata del giornale, l’altra l’opera che Mimmo Paladino ha realizzato per questo anniversario speciale. Nel pubblico anche il manager Pasquale Ranieri e Francesco Somma direttore della fondazione De Filippo.
Fabio Geda — che sta lavorando per i costumi al film di Ferzan Ozpetek — arriva dal suo negozio di piazza Cavour dopo aver seguito le prime fasi dell’incontro in diretta Facebook. Perché CasaCorriere è un luogo dove anche virtuale e reale si incontrano.