Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Lebro lascia, ma Pasquino: «Noi siamo con Luigi»
David Lebro si è dimesso dal ruolo di vicesindaco della Città metropolitana («decisione incomprensibile», per il sindaco). E, come annunciato dal Corriere del Mezzogiorno, il gruppo che presiede, La Città, «esce dalla maggioranza». E oggi in Consiglio si vota il rendiconto 2016 su cui Lebro è il suo gruppo hanno annunciato l’astensione, mentre per il futuro si pronuncerà «atto per atto, senza pregiudizi e con serietà». La maggioranza di de Magistris al Comune, dunque, perde un pezzo e da domani potra’ contare su soli 22 consiglieri su 41, più uno nel gruppo Misto, cui si aggiunge il voto del sindaco. All’origine della decisione di Lebro e della sua forza politica «la radicalizzazione a sinistra» del secondo mandato di de Magistris. «La nostra parte politica - ha spiegato Lebro - è stata messa in un cono d’ombra pur essendo stata la terza forza di coalizione. Ritengo che ci sia da parte del sindaco un pregiudizio ideologico verso l’area moderata che rappresentiamo perche’ si vuole proiettare a livello nazionale con una forte connotazione a sinistra». L’allontanamento - come riferito - non e’ legato alle poltrone. «Non sono un poltronista - ha sottolineato il problema e’ l’assenza di concertazione nel governo della citta’. Con questa scelta, tolgo il sindaco dall’imbarazzo». Il consigliere ha respinto l’ipotesi che la decisione sia legata alla mancata rappresentanza del suo gruppo in Giunta comunale. «Non è una questione legata alla Giunta. Io ritengo che tutte le liste che hanno contribuito alla vittoria a giugno dovrebbero governare ma soprattutto che alla base del governo della citta’ ci debba essere la concertazione che non c’e’ e basta pensare che da giugno a oggi non c’era stata alcuna riunione di coalizione». La decisione di Lebro non è benvista da Raimondo Pasquino, che dice: «Per cinque anni abbiamo appoggiato de Magistris per la politica che rappresenta e ha rappresentato, se dopo un anno Lebro rompe, significa che dopo sei anni non ha capito nulla». «Io sono il presidente de “La Città” e continueremo ad appoggiare Luigi. Se a David non sta bene, può andar via».