Corriere del Mezzogiorno (Campania)
CORI LGBT «ARCOBALENO» AL SAN CARLO
Domenica al Massimo c’è «Cromatica», show di canti presentato da Vladimir Luxuria Oltre ai gruppi, sul palco Imma Villa e i maestri Mallozzi, Traverso, Morelli e Candela
Il San Carlo domenica si tingerà d’arcobaleno. Al Massimo, infatti, risuoneranno voci antiche ma anche contemporanee, quelle dei cori Lgbt. Voci bianche o vocioni potenti che vanno al di là della classica suddivisione tenore uguale uomo, soprano uguale donna. L’occasione è il festival dei Cori Lgbt «Cromatica», organizzato con grande entusiasmo dall’associazione di promozione sociale i Ken Onlus, presieduta dalla sua storica anima, Carlo Cremona. E dotata di un progetto musicale, il coro CorAcor – Napoli Rainbow Choir, che si è distinto persino in tv, applaudito alle «audizioni» di «Italia’s got Talent». Entusiasmo alle stelle anche perché per la prima volta un festival così «diverso» dagli altri, pur essendone simile nella struttura, approda con uno spettacolo in un antico e famoso tempio della lirica come il Teatro di San Carlo.
Ci entrerà nella sua maniera colorata e chiassosa, come vuole la «legge» non scritta dei cori. Sul palco del Massimo napoletano, presentati da Vladimir Luxuria, coadiuvato da Vanni Fondi, si succederanno formazioni corali di canto, sia a cappella che coadiuvate da strumenti musicali, composte da persone di ogni orientamento sessuale, che operano a favore dei diritti delle persone Lgbt e che tramite il canto corale, «espressione universale di armonia e condivisione», vogliono chiamano il pubblico e le istituzioni a una riflessione sull’importante tema dell’uguaglianza di diritti e doveri per tutte le persone di ogni identità di genere e orientamento sessuale. «Il percorso di rivendicazione sociale - dice Cremona - attraverso il canto corale e la musica sceglie, quindi, un piano sociale, culturale e valoriale del tutto innovativo, in quanto si decide di coinvolgere gli attivisti per i diritti umani mediante una scrittura universale, una condivisa passione culturale, con la finalità della rappresentazione e dello spettacolo, che diventa esistenziale. Con lo spettacolo si crea una rappresentazione che costruisce non solo un orizzonte condiviso tra chi lo produce, chi coinvolge i contesti sociali in cui si realizza, creando reti sociali e relazioni culturali, ma fortifica i gruppi sociali emergenti e crea nuove prospettive per gli individui».
Lo show di domenica, sostenuto da varie istituzioni, in testa la Regione Campania (la presentazione si è svolta a Palazzo Santa Lucia) non sarà competitivo e vedrà la gioiosa alternanza fra il CorAcor, il Checcoro e The Good News Female Gospel di Milano, il Qoro di Torino, lo Stranivari di Terni e il Roma Rainbow Choir.
«Cromatica 2017» (è la terza edizione) al San Carlo si aprirà allel 17.30 sulle note di «Era de maggio», diretta da Giuseppe Mallozzi, con l’intervento dell’Accademia L’Arte del Movimento di Maria Rosaria Vitolo e con una coreografia di Francesca Dell’Aria, danzata da Claudia Curti, Anna De Rosa, Fabiola Falco, Giulia Porcelli. E vedrà fra gli ospiti l’accorsato pianista Dario Candela, allievo di Aldo Ciccolini, Imma Villa, anima con Carlo Cerciello del Teatro Elicantropo ai Gerolomini in un frammento di «Scannasurice» di Enzo Moscato, Mirko Darar, fra i protagonisti dell’ultima edizione di «Italia’s got Talent», che si occuperà di «coming out» e di religioni. A chiudere lo spettacolo «We shall overcome», brano diretto da Mallozzi con Marco Traverso e Carlo Morelli.
Carlo Cremona promette il coinvolgimento della platea in una corale. «In quel momento - conclude il presidente di i Ken - la caduta della quarta scena dovrà consentire a tutti i presenti di divenire parte unica di una rappresentazione in cui le soggettività lasceranno il posto alla coralità, che è simbolo del nostro impegno sociale per la piena integrazione delle differenze in una società caratterizzata sempre più dall’umanità e dal reciproco rispetto e non dalla diffidenza e dall’odio».