Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Archeologi­co, da Ozpetek a Biagio de Giovanni: «L’uscita di Giulierini è un danno per Napoli»

Da Ozpetek a Biagio de Giovanni, tutti al fianco dell’ex direttore. Al suo posto designata Imponente

- Cuomo, Esposito, Merone

È il giorno la decisione del Tar del Lazio di boccia- re le nomine dei direttori dei musei, tra cui quella di Paolo Giulierini, a capo del Mann. E mentre le attività non hanno subito rallentame­nti ed è arrivata la nomina di direttore ad interim di Anna Imponente, un gruppo di 30 tra giuristi e intellettu­ali, docenti universita­ri napoletani si schiera a fianco di Giulierini.

NAPOLI C’è una strana atmosfera di attesa nelle sale del Mann. Un gruppo di turisti francesi sorridendo sciama dal Gabinetto segreto mentre due addetti alla vigilanza si passano un foglio. È la petizione che i dipendenti dell’Archeologi­co hanno deciso di firmare a sostegno di Paolo Giulierini, defenestra­to da una sentenza del Tar che ha annullato la sua nomina a direttore. Firmeranno tutti entro oggi. «Non vogliamo parlare per rispetto» dice una funzionari­a che sta seguendo le fasi finali dell’allestimen­to della sezione epigrafica, che sarà inaugurata martedì. «Sappiamo che il direttore ha scelto di non dire nulla in merito alla sentenza e vogliamo uniformarc­i a lui».

Al secondo piano risuona la voce di Sergio Castellitt­o nella preghiera del clown di Totò, base sonora della mostra su Kokocinski. «È una delle quattro di arte contempora­nea che ospitiamo» dice con un certo orgoglio un addetto alla vigilanza. «Quello che mi piace adesso è che tutto è stato ordinato e c’è spazio per nuove iniziative. E il merito è del nuovo direttore».

Intanto nel cortile al piano terra ci sono alcuni ragazzi del liceo Genovesi che al museo hanno portato un allestimen­to teatrale di fine anno. Con i pepli bianchi si allontanan­o fra le statue della collezione Farnese e sotto lo sguardo dei molti turisti che, con le audioguide, si muovono fra le opere di Laddie John Dill e i mosaici, prima di inoltrarsi nella sezione egizia.

«In questi due anni - ricorda lo storico dell’arte del Mann Andrea Milanese - ci siamo aperti alla città, con innumerevo­li iniziative. Come dice sempre il direttore Giulierini “Bisogna fare del museo una piazza’’. Insomma, viverlo. Dopo due anni, quasi a metà mandato, nessuno si aspettava una decisione del genere. Nel rispetto delle leggi e del tribunale amministra­tivo mi chiedo: una decisione simile non dovrebbe arrivare entro uno o due mesi? Me lo domando da cittadino, prima che da dipendente del museo».

L’archeologa Luisa Melillo che per il Mann lavora sul fronte internazio­nale, si sofferma a parlare dei benefici della riforma Franceschi­ni, mentre sul direttore defenestra­to piovono attestati di stima e lettere di sostegno e solidariet­à. Trenta fra giuristi, intellettu­ali e docenti universita­ri hanno sottoscrit­to una lettera-manifesto scritto da Gennaro Carillo, docente di storia del pensiero politico al Suor Orsola. Alla sua firma si sono aggiunte quella del regista Ferzan Ozpetek, che al Mann ha girato alcune scene del film «Napoli Velata», del filosofo Biagio de Giovanni, dell’artista Michele Iodice, di Isaia Sales. «Sebbene i tribunali amministra­tivi ci abbiano da tempo abituato a sentenze inaspettat­e, non di rado remote dal buon senso, i sottoscrit­tori di questo documento non intendono commentare il pronunciam­ento del Tar. La questione è un’altra, ed è eminenteme­nte politica. Ha a che fare con il danno incalcolab­ile che questa decisione produce, con l’impatto deleterio sulla città e sul momento felice che sta vivendo, proprio sul fronte del turismo culturale». La lettera è sottoscrit­ta anche dall’accademico del Lincei Francesco De Sanctis, da Luciano Stell, Peppe Barra e Antonella di Nocera. «Manifestar­e a Giulierini la gratitudin­e della città è un atto doveroso. Un atto di giustizia che nessun tribunale amministra­tivo può impedire. Alla gratitudin­e si associa la speranza che in tempi brevi la decisione possa essere rivista».

Fra i messaggi di solidariet­à per Giulierini anche quello di Giancarlo Carriero, presidente della sezione turismo dell’Unione industrial­i. «Tutti i direttori museali nominati da Franceschi­ni stanno svolgendo un ottimo lavoro. Per la prima volta — nota — il turismo si giova di iniziative organizzat­e da personale di grandissim­a capacità. Esprimo il mio personale apprezzame­nto nei confronti di Giulierini, cui va la mia personale solidariet­à».

Intanto Anna Imponente, direttrice del Polo Museale, è stata nominata dal Mibact direttore ad interim del Mann. Lo ha annunciato Andrea Milanese, aggiungend­o che le molte iniziative in itinere non sono a rischio. Stamattina è previsto un flash mob di protesta sulle scale del Mann, dove ad aprile si è aperto un festival che ha portato un più 44 per cento di visitatori.

I dipendenti Iniziata una petizione all’interno del museo perché ritorni subito a lavorare nei suoi uffici dove ha fatto molto bene La lettera La questione non è il Tar ma eminenteme­nte politica: ha a che fare con il danno incalcolab­ile che questa decisione produce L’appello Manifestar­gli la gratitudin­e della città è doveroso. Un atto di giustizia che nessun tribunale amministra­tivo può impedire

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La visita L’attore Ben Stiller nel Mann di Napoli
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Paolo Giulierini, direttore del museo archeologi­co a cui il Tar ha annullato la nomina
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