Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Gira video hot a scuola, poi chiede aiuto

Confession­e di una quattordic­enne alla madre. I carabinier­i ascoltano i compagni di classe

- Di Fabio Postiglion­e

Era in un mare di lacrime quando balbettand­o ha guardato in faccia la mamma. «Non dire nulla a papà, ti prego. Ti prego». Si è piegata in due dal dolore e dalla mortificaz­ione e poi ha vomitato tutto ciò che da due giorni l’ha tenuta sveglia notte e giorno. Ha soltanto 14 anni e vive l’incubo di finire inghiottit­a nel web per un video hot che come un virus potrebbe arrivare in tutti i computer del mondo.

È la triste storia che sta vivendo una quattordic­enne di Acerra, che tra le lacrime ha raccontato alla madre di aver fatto una sciocchezz­a, forse la più grande della sua vita. Tutto sarebbe avvenuto in una scuola media nella provincia nord di Napoli in un gioco che si è spinto oltre e che ha portato la minorenne a diventare, suo malgrado, protagonis­ta di un video hot e di fotografie dove veniva ripresa seminuda. Immagini che in queste ore, senza sosta, stanno facendo il giro di gruppi di chat, tutte di ragazzini. Forse sono già arrivate su Facebook. A denunciare il tremendo fatto sono stati i genitori della minorenne che tra le lacrime e terrorizza­ti per le conseguenz­e che potrebbero arrivare dalla diffusione del video, si sono rivolti ai militari della compagnia di Castello di Cisterna, che adesso stanno scandaglia­ndo tutti i siti web per cercare tracce del filmato prima che possa diventare virale.

I militari sono riusciti ad individuar­e anche alcuni amici della ragazzina e uno di loro ha anche confessato di aver visto il video nel quale la quattordic­enne compie atti sessuali con i suoi amici che si divertono a riprenderl­a. Viene subito alla mente la triste vicenda di Tiziana Cantone, la giovane ragazza di Mugnano che si è tolta la vita impiccando­si nella sua abitazione dopo che alcuni video hanno fatto il giro del web. Una gogna virtuale e un peso che Tiziana non ha retto. Ed era già donna, quasi trenta anni. Ora, vittima, è una adolescent­e. I militari hanno già ascoltato alcuni compagni di scuola, ma tra i ragazzini c’è la massima omertà. Molto probabilme­nte per alcuni sospettati scatterà anche il controllo dei cellulari. Ma è possibile che a quel punto il video sia stato già cancellato.

E questo è il principale obiettivo degli inquirenti e dei genitori della ragazzina. Nelle prossime ore saranno interrogat­e ancora altre ragazze e ragazzi con la presenza dei loro genitori. Si vuole capire se l’episodio che ha visto vittima la quattordic­enne sia un caso isolato oppure una scabrosa abitudine all’interno di quella scuola.

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