Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Brunini: uomo del fare Con lui città e cultura sono cresciute molto
NAPOLI «Non voglio entrare nel merito della decisione del Tar, non mi interessa, voglio solo sottolineare che collaborare con Paolo Giulierini è stato un piacere. Una persona sempre disponibile che non ha mai cercato alibi nella burocrazia. Un uomo del fare che ha fatto bene alla città. Da lui molti dovrebbero imparare». Armando Brunini parla da manager, lui che è Ad della Gesac, la società che gestisce l’aeroporto di Capodichino. Ma anche un po’ da amico. Perché in questi mesi di lavoro insieme, sul fronte del turismo, ha imparato ad apprezzare le qualità dell’ex direttore del Mann.
Insieme avete realizzato i percorsi archeologici nell’aeroporto.
«Sì, quando è nata l’idea nessuno si è tirato indietro e il direttore dell’Archeologico ci ha dato una grossa mano, portando qui, nello scalo, anche opere importanti del museo. Questa è la porta principale d’ingresso alla città e dare un buon biglietto da visita è fondamentale. I turisti arrivano e restano affascinati dalle statue di Nike, Hermes, Trittolemo e Urania. Noi abbiamo messo nella sala arrivi totem digitali che informano il visitatore dell’esistenza dell’Archeologico e di quali tesori sia custode. E anche di come arrivarci. Depliant in tutte le lingue, perfino in giapponese». Questa si chiama collaborazione. «Certo, e aggiungerei proficua perché aiuta noi ad incrementare i passeggeri dell’aeroporto, e lui a far crescere i visitatori del museo. Mi pare che abbia raggiunto l’ottimo obiettivo del trenta per cento in più in un anno. Niente male». Ragionamento da manager... «Io sono un fautore della collaborazione. Noi insieme abbiamo inventato una cosa che non esiste in nessun altro scalo del mondo. Bisogna fare squadra altrimenti non si va da nessuna parte. E credo che, in maniera più ampia, questo negli ultimi mesi lo si stia facendo. Imprenditori, operatori del settore, esponenti della cultura. Finalmente si inizia a lavorare insieme. D’altra parte i numeri del turismo parlano chiaro. A Capodichino siamo oltre i sei milioni e mezzo di passeggeri e lavoriamo per i sette. Un risultato impensabile fino a qualche anno fa. Ma io sono sicuro che Napoli abbia un potenziale estremamente più alto».
Molte compagnie aeree stanno investendo qui.
«Sì, i marchi delle low cost più importanti. Hanno designato aerei come base a Capodichino, incrementato le rotte e i voli. E hanno iniziato ad assumere».
Ciò è anche frutto del lavoro di persone come Giulierini...
«Con lui abbiamo visto l’effetto positivo della riforma Franceschini. Sono i fatti quelli che contano. E Giulierini ha dato un contributo molto importante alla crescita culturale e turistica della città. Che poi diventa economica».
Nei suoi confronti ha una enorme stima.
«Sì, certo. Tra qualche giorno presenteremo il bilancio di sostenibilità. Paolo Giulierini è stato invitato come relatore. E questo la dice lunga di come la città del fare abbia in considerazione il direttore del Mann. Forse dovrei dire l’ex. Ma non mi viene. Spero soltanto che tutta questa storia finisca presto e che Giulierini torni al suo posto e che si possa ancora lavorare insieme per tanto tempo».
Gli intellettuali hanno lanciato un manifesto per sostenerlo.
«Bellissima idea».
Non si è mai trincerato dietro la burocrazia Sempre disponibile a collaborare Con lui abbiamo creato i percorsi archeologici nello scalo: sono unici