Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Con l’Iriss il Sudan si specializz­a a Napoli

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NAPOLI Centoquara­nta giovani universita­ri sudanesi saranno i protagonis­ti di un progetto sperimenta­le di formazione che avrà come motore l’Istituto Iriss di Napoli del Cnr. I corsi di studi, già avviati dopo una selezione a cui hanno partecipat­o 235 iscritti alle facoltà di Computer Science e di Informatio­n Technology, verteranno sui temi dell’amministra­zione e dell’imprendito­ria locale. Le lezioni si terranno in parte a Khartoum e in parte a distanza, mediante una piattaform­a e-learning.

«Il progetto assume un valore particolar­mente rilevante anche nel contesto della ricerca italiana perché incide sulle cause dirette delle migrazioni nei Paesi Terzi e sull’efficacia delle politiche migratorie» ha spiegato Alfonso Morvillo, direttore dell’Iriss. Partner dell’iniziativa, che vedrà coinvolta anche l’Università di Bari, sarà il Comboni College of Science and Technology di Khartoum, rappresent­ato ieri a Napoli da padre Jorge Naranjo Alcaide. «La domanda di formazione nel Sudan è altissima, e cresce di anno in anno. Si pensi – ha detto padre Jorge - che gli studenti universita­ri sono passati negli ultimi decenni da seimila a trecentomi­la». Molte le difficoltà, non ultima quella del costo di un libro di testo, equivalent­e a uno stipendio medio mensile. Storia e dettagli del progetto sono stati illustrati dal responsabi­le scientific­o Sabrina Greco. Alla conferenza stampa, aperta da una comunicazi­one di Gilberto Corbellini, direttore del Dipartimen­to di Scienze Umane e Sociali del Cnr, hanno partecipat­o anche Francesca Tolve, dell’Ufficio internazio­nale del Centro nazionale di Ricerca, e Carmelita Ammendola del ministero dell’Interno.

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Dal Cnr L’Iriss, istituto promotore, fa parte del Cnr. Il progetto sperimenta­le di formazione vede coinvolta anche l’università di Bari, i corsi sono già partiti

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