Corriere del Mezzogiorno (Campania)
007, operazione Sibilla
Le porte dell’inferno e del male, Fleming visitò l’Antro nel 1960: «L’atmosfera di questo luogo oscuro e antico è potente»
«Ultima visita a Cuma, poco a nord di Napoli, vicino al Lago d’Averno, in cui ricorderete, è facile discendere. Qui si trova la grotta della Sibilla e fu da queste parti che Enea entrò nel mondo infernale sullo Stige. (Non pensavo a queste cose da quando, da ragazzo, mi era toccato per punizione scrivere centinaia di righe su Virgilio)»: parola di Fleming. Ian Fleming.
Tra il 1959 e il 1960, il creatore di James Bond volle inserire Na- poli e la sua provincia in una serie di tredici itinerari d’autore destinati ad un reportage per il quotidiano inglese Sunday Times che nel 1963 finirono per trasformarsi nei capitoli di un libro tradotto in decine di lingue e intitolato Thrilling Cities
Lo scrittore britannico venne accolto da una Roma in preda al traffico, per via della costruzione degli impianti delle Olimpiadi del 1960: raggiunta Napoli, si concesse una visita alle aree archeologiche vesuviane e una buona bottiglia di
Lacryma Christi. Infine, intervistò il leggendario Lucky Luciano nelle sale del Grand Hotel Excelsior di via Partenope.
Furono, però, i Campi Flegrei a catturare l’attenzione del papà di 007. L’Antro della Sibilla Cumana fu il grande protagonista del reportage di Fleming: «L’atmosfera di questo luogo oscuro e antico è potente, ma non ostile. Si ha la sensazione che qui siano accadute cose davvero misteriose, ma volte al bene piuttosto che al male». Raccontando ai suoi lettori la bellezza delle rovine dei templi di Apollo e di Giove e il fascino letterario del Lago d’Averno, Fleming scrisse: «È una zona stupefacente e per la prima volta nella vita mi rammaricai di non avere dedicato più attenzione allo studio dell’Eneide». Cinquantacinque anni sono trascorsi da Licenza di uccidere e la spia al servizio di Sua Maestà non smette di affascinare il grande pubblico.
La visita di Fleming in Campania non è passata inosservata: negli anni ‘80 il romanziere John Gardner, erede letterario di Ian Fleming, ambientò nel Napoletano il suo 007 Operazione Invincible. Pochi anni fa furono proprio i Campi Flegrei ad ospitare sequenze di Operazione U.N.C.L.E. con Henry Cavill, remake di una saga tv nata proprio negli anni in cui Sean Connery pronunciava la battuta cinematografica più nota di sempre: «Il mio nome è Bond. James Bond».