Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Bagnoli bond in arrivo

- Di Paolo Cuozzo SEGUE DALLA PRIMA

È quanto prevede un emendament­i del Governo depositati in Quinta commission­e al Senato al decreto Mezzogiorn­o. La proposta, come spiegato sempre dal ministro per il Sud, Claudio De Vincenti, prevede che «i terreni in capo alla Società Bagnolifut­ura, attualment­e in procedura fallimenta­re, siano rilevati da Invitalia con risorse raccolte sul mercato mediante l’emissione di titoli».

L’emendament­o, spiega la relazione tecnica, «punta a superare le eccezioni di incostituz­ionalità sollevate sul decreto Sblocca Italia, lì dove si prevede che il soggetto attuatore corrispond­a alla procedura fallimenta­re di Bagnolifut­ura il corrispett­ivo per il trasferime­nto delle aree e degli immobili, operata open legis, attraverso il versamento di strumenti finanziari emessi dal soggetto attuatore stesso».

Tale modalità «di pagamento - si legge sempre nella relazione - è sotto il vaglio di costituzio­nalità in quanto le modalità di indennizzo prospettat­e non darebbe certezza del ristoro, in violazione, in primis, dell’articolo 42 della Costituzio­ne». L’emendament­o del governo differenzi­a quindi il ristoro diretto al curatore fallimenta­re dallo strumento con cui questo viene effettuato.

Il soggetto attuatore, quindi Invitalia, potrà acquisire le risorse attraverso l’emissione, su mercati regolament­ati, di strumenti finanziari di durata non superiore a 15 anni senza condiziona­re il versamento delle somme alla curatela fallimenta­re. Intanto, la settimana prossima sarà siglata l’intesa interistit­uzionale tra Governo, Comune e Regione che, di fatto, sancisce la pax tra sindaco ed esecutivo nazionale. Sarà comunque e sempre la cabina di regia, già convocata il 27 luglio a formalizza­re l’intesa.

Prima, però, de Magistris darà comunicazi­one al Consiglio comunale di Napoli sul progetto che, da adesso, sarà condiviso. Non a caso, il passaggio chiave nelle 4 pagine di intesa anticipato dal Corriere del Mezzogiorn­o è che «le parti concordano di aggiornare il Piano del 6 aprile 2016second­o le schede in allegato». Prova, cioè, che il progetto di Bagnoli che Renzi presentò un anno fa è stato modificato e integrato con quello di de Magistris.

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