Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Le sue indagini: i libri spariti dalla biblioteca dei Girolamini e i reati da stadio
NAPOLI Cinquantotto anni, originario di Foggia, Giovanni Melillo si è laureato alla Federico II con 110 e lode (tutti gli esami, si legge nel curriculum pubblicato sul sito del ministero della Giustizia, superati con votazione non inferiore a 30/30) e tesi di laurea in diritto civile (La manifestazione per facta concludentia). È in magistratura dal 1985. Dal 1999 al 2001 è stato addetto al segretariato generale della presidenza della Repubblica. Successivamente, fino al 2009, quando è tornato a Napoli come procuratore aggiunto, è stato sostituto procuratore nazionale antimafia; aveva le deleghe al coordinamento nazionale delle indagini in materia di traffico di stupefacenti e di riciclaggio, alla cooperazione con le autorità giudiziarie di Francia, Stati Uniti, Canada, degli Stati dell’area balcanica e del Medio oriente e al collegamento investigativo con le Direzioni distrettuali antimafia di Bari, Bologna, Firenze (dove ha operato anche quale applicato alle indagini relative alle stragi commesse a Roma, Firenze e Milano nel 1993), Genova e Napoli. È stato docente in corsi di diritto processuale penale presso la Federico II, l’università Vanvitelli, le università di Siena e Catania.
Da aggiunto nella nostra città, Giovanni Melillo ha coordinato prima la sezione reati predatori, dove tra l’altro coordinò le indagini sul sacco della biblioteca dei Girolamini e istituì il pool di sostituti che indagano sui reati da stadio, e poi la Dda. Nel 2014 è diventaco, to capo di gabinetto di Andrea Orlando, incarico lasciato lo scorso aprile per la Procura generale di Roma.
Tra le reazioni alla sua nomina anche quella del sinda- Luigi de Magistris: «Voglio congratularmi a nome mio personale e dell’intera amministrazione comunale con Giovanni Melillo, appena nominato procuratore. È stato un confronto, dinanzi al Csm, tra due magistrati di altissimo valore professionale, ad ulteriore dimostrazione dell’eccellenza della magistratura partenopea. Auguro al neo procuratore di lavorare in piena autonomia e indipendenza. A lui il Comune offrirà, nell’ambito delle autonome e reciproche competenze la cooperazione ai più alti livelli, con l’ auspicio che si possa consolidare ancor di più il già ottimo livello di collaborazione tra la città e le forze dell’ordine». Auguri a Melillo anche da parte del governatore Vincenzo De Luca: «Arriva in una delle realtà più difficili una personalità di grande rigore ed esperienza, qualità che accompagneranno l’importante e prestigioso nuovo incarico».
Si è congratulato con Melillo anche Gioacchino Alfano, sottosegretario alla Difesa: «Auguri e buon lavoro a Giovanni Melillo per l’incarico di procuratore capo di Napoli che gli è stato oggi conferito. La sua esperienza e la sua formazione saranno un valido supporto per una posizione così importante in un territorio così delicato».
De Luca «Arriva in una delle realtà più difficili una personalità di grande rigore ed esperienza Auguri per il prestigioso incarico De Magistris Gli auguro di lavorare in autonomia Con l’auspicio che si consolidi la collaborazione tra Comune e forze dell’ordine