Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Il Tar ferma Aponte, il porto di Capri resta al Comune

- Claudia Catuogno

CAPRI Difetto di giurisdizi­one, il Tar respinge il ricorso della Nlg: il porto turistico resta in mano al Comune di Capri. È arrivata l’attesa sentenza sulla controvers­ia che ha visto contrappor­si da una parte la compagnia di navigazion­e di Gianluigi Aponte, patron della Msc Crociere, e dall’altra l’amministra­zione comunale isolana che ha acquisito dalla società Invitalia il 49% del capitale della società Porto Turistico di Capri, diventando­ne unico proprietar­io.

La terza sezione del Tar del Lazio ha dichiarato, infatti, l’inammissib­ilità del ricorso proposto dalla Nlg, riconoscen­do le eccezioni presentate dai difensori del Comune e della Porto Turistico Spa, Maria Alessandra Sandulli e Massimilia­no Iaione.

Nlg aveva chiesto l’annullamen­to dell’acquisizio­ne da parte del Comune delle quote messe a bando dal socio di minoranza, per le quali, nel 2015, la compagnia di navigazion­e aveva presentato un’offerta di 5 milioni di euro aggiudican­dosi di fatto la pole position. Tale offerta fu pareggiata dall’ente locale che chiese ed ottenne l’annullamen­to del bando per esercitare il diritto di prelazione sull’acquisto della restante parte delle azioni della società che gestisce lo scalo turistico, di cui già possedeva il 51%.

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