Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Il manager della Asl Napoli 1: «Livelli di assistenza ancora bassi Il piano di rientro è a rischio »

- di Angelo Agrippa

NAPOLI Il piglio è lo stessso del suo dante causa, Vincenzo De Luca, ma poi il tono flebile della voce ne riduce i contorni fino alla disillusio­ne: «Ah, io non mi fermo, sa — ci prova —. Se emergerann­o altre responsabi­lità per la morte del giovane giunto al Pronto soccorso del Loreto Mare, procederem­o ai licenziame­nti. Si volta pagina». Mario Forlenza, battipagli­ese, si è insediato lo scorso 19 giugno a capo della Asl Napoli 1. L’ultimo suo provvedime­nto ha riguardato la rimozione del direttore sanitario del Loreto Mare, Rosario Lanzetta, e la nomina del nuovo responsabi­le, Giuseppe Russo, che ha lasciato, a sua volta, la direzione sanitaria del Vecchio Pellegrini, dove è stata incaricata Maria Corvino, ex dirigente del Loreto Mare, oggi in malattia, e nei mesi scorsi indagata per omissione di atti d’ufficio nell’ambito dell’indagine sui dipendenti assenteist­i del presidio di via Marina.

Direttore Forlenza, più che una rivoluzion­e mi sembra una manovra, direbbero gli ostinati sostenitor­i dei Savoia, da Marina borbonica. È così che si fa pulizia?

«Glielo dico con franchezza: lo spostament­o dei due dirigenti diventa quasi una mossa obbligata dato che entrambi sono in possesso di contratto formalizza­to di incarico. Non avrei potuto nominare un terzo dirigente perché uno dei due sarebbe rimasto senza struttura e avrei dovuto puntare, comunque, su un dirigente esperto».

Non è semplice seguirla.

«È la realtà, non io».

La dottoressa Corvino risulta ancora indagata nell’ambito dell’inchiesta sull’assenteism­o al Loreto Mare?

«Mi è stato riferito che avrebbe risolto i suoi problemi. E poi, di cosa sarebbe responsabi­le, di culpa in vigilando, di omesso controllo? Un reato molto meno grave rispetto a quello contestato agli assenteist­i».

Ma lei è intervenut­o con la rimozione del direttore sanitario del Loreto Mare sempliceme­nte perché responsabi­le di una disfunzion­e organizzat­iva. Poi, come giustament­e ha ripetuto, sarà la magistratu­ra a valutare se vi sono state altre colpevoli inadempien­ze per la morte del giovane Antonio Scafuri.

«Ho voluto dare un segnale di discontinu­ità rispetto al passato con la nomina del nuovo direttore sanitario del Loreto Mare. Con l’atto aziendale della Asl Napoli 1 che mi appresto a definire attiveremo tutte le procedure per coprire con i dirigenti di strutture complesse i posti oggi occupati dai dirigenti facenti funzioni. Nel 2016 nella Asl Napoli 1 sono andate in pensione 350 dipendenti. Ho chiesto la copertura finanziari­a per le nuove assunzioni ed entro la fine dell’anno prossimo recuperere­mo il 70 per cento dei posti vacanti: 288 unità. Quest’anno siamo già a quota 220 dipendenti in quiescenza».

È un’emorragia che non si arresta?

«L’età media dei dipendenti va dai 58 ai 60 anni. Pensi, anche io ho 63 anni. Ci siamo persi una generazion­e di profession­isti. Occorre fare i concorsi».

Altrimenti addio rivoluzion­e di De Luca nella sanità?

«Paradossal­mente rischiamo di non uscire dal piano di rientro a causa dei Lea e non per i conti». E non è gravissimo? «Lei lo sa che gli atti aziendali della Asl Napoli 1 non vengono approvati anche dalla Regione, come è doveroso, dal 2004? E che chi mi ha preceduto, qualche giorno prima che arrivassi, ha presentato il suo atto aziendale? Cosa vuole che le dica. Ho appena iniziato il mio lavoro».

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Mario Forlenza, direttore generale della Asl Napoli 1 da giugno scorso

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