Corriere del Mezzogiorno (Campania)
L’editoriale Incognite da rientro
Proclamato tre mesi fa nell’ambito di una vertenza che risale a tre anni fa. E considerato perfettamente legale dalla Commissione di garanzia preposta a tale valutazione. La ministra Fedeli se l’è presa con i docenti, che danneggerebbero gli studenti. Ma lei che viene dal sindacato non lo sa che uno sciopero, per avere senso, qualche fastidio deve pur causarlo? Comunque lei non s’era preoccupata di affrontare la questione, nel merito della quale nessuno dà torto agli accademici. E oggi rimanda la soluzione alla legge di bilancio, che di consueto si approva a fine anno, cioè dopo la fine del blocco degli esami prevista per il 31 ottobre.
Ora, se è evidente che tale scenario è uguale in buona parte d’Italia, è qui, in Campania e a Napoli, che le risposte a questi problemi sono più urgenti. È qui, infatti, che le aspettative di ripresa e di rilancio sono fondate sulla cultura e sull’istruzione. Non è questo, per esempio, che i rappresentanti delle istituzioni e della politica ci hanno detto a proposito del riuscitissimo esperimento di Apple a San Giovanni a Teduccio dove, si badi bene, non si costruiscono computer ma si formano programmatori? Allo stesso modo, per salvare i ragazzi dei quartieri disagiati, e i quartieri stessi, non è sull’apertura pomeridiana ed estiva delle scuole che si punta?
Molte risposte a Napoli possono effettivamente arrivare da scuola e università. Purché impariamo a pensare non solo alla grande cultura dei nostri padri e dei nostri nonni ma anche all’istruzione dei nostri figli.