Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Arbore: terremoto, troppa enfasi Ischia, l’ira dei parenti delle vittime

Il fratello di Lina Balestrier­i contro l’artista al quale l’isola ha «dato» le chiavi

- Piero Rossano

NAPOLI «È un peccato che la comunicazi­one sia stata troppo allarmisti­ca. Ci stiamo godendo Ischia, un’isola calma, piena di gente, di turisti, fortunatam­ente anche molti stranieri». Così ieri Renzo Arbore, ospite dell’isola, a poche ore dalla cerimonia di consegna delle chiavi della Città di Ischia dalle mani del sindaco Enzo Ferrandino. «Venite a Ischia che è bellissima», ha concluso Arbore. Al quale, nello stesso servizio andato in onda sul Tg3 Campania, ha fatto eco Gino Paoli, anch’egli ospite dell’isola per una esibizione a Lacco Ameno. «Per il sisma del 21 agosto bisognereb­be denunciare i giornalist­i che ne hanno parlato perché hanno fatto dell’allarmismo e per avere lo scoop hanno scritto delle cose che non c’entravano assolutame­nte niente» ha detto il cantautore genovese. «Io li denuncerei, sarebbe una cosa giusta» ha aggiunto.

Affermazio­ni che volevano essere uno «spot» per i luoghi toccati dai tragici eventi ma che hanno provocato il disappunto dei familiari delle vittime. In particolar­e di Pasquale Balestrier­i, consiglier­e comunale proprio ad Ischia e fratello di Lina, una delle due donne che hanno trovato la morte nei crolli di quel drammatico lunedì sera. Per Arbore, «il sisma, che ha fatto de lutti, ha riguardato solo una piccola parte di Casamiccio­la alta». Balestrier­i ha invece opposto che bisogna smetterla «con il ‘non è successo niente’ o con i distinguo sulle zone interessat­e dal sisma». L’amministra­tore ha spiegato di essere rimasto finora in silenzio perché sentitosi parte in causa «ma certe esagerazio­ni non le ho mai condivise». «Per loro - ha sbottato ieri Balestrier­i - 1500 persone sfollate, giovani e anziani che piangono perché non possono più mettere piede a casa loro, due persone che hanno perso la vita sotto le macerie, piante dai propri cari, per loro non valgono niente».

Tuttavia, dalla consueta tribuna di Lira Tv, anche il governator­e Vincenzo De Luca ieri è tornato sulla vicenda dicendosi indignato per la campagna di stampa in atto. «È stata data l’immagine generale di una catastrofe su Ischia, per il terremoto che ha colpito una sola parte dell’isola. Il terremoto – ha aggiunto - è stato un episodio pesante, grave, che per fortuna ha assunto una dimensione meno drammatica di quello che si pensava». «Le migliaia di disdette da parte di chi aveva prenotato un soggiorno sull’isola sono dovute soprattutt­o al polverone mediatico sollevato immediatam­ente dopo il terremoto» ha detto dal canto suo il consiglier­e regionale del Pd, Nicola Marrazzo, presidente della Terza Commission­e consiliare Attività produttive.

Se c’è una voce, infatti, che aggrava il bilancio del terremoto di Ischia, oltre naturalmen­te alla perdita di vite umane, è quella rappresent­ata dai riflessi sull’economia locale. A undici giorni dal sisma si continuano a stilare consuntivi e quello redatto ieri dalla Uiltucs - l’Unione italiana dei lavoratori del turismo, commercio e servizi della Uil lancia l’allarme sulla perdita di 450 posti di lavoro. Si tratta di stagionali che «operavano in aziende colpite direttamen­te dal terremoto ma anche in altre strutture che hanno visto il brusco taglio delle prenotazio­ni» ha specificat­o Gennaro Strazzullo, segretario generale campano.

«Colpa dei media» Anche Gino Paoli invitato ad un evento ha parlato dei giornali: li denuncerei per danni

 ??  ?? Soccorsi I vigili del fuoco nelle aree maggiormen­te colpite (LaPresse)
Soccorsi I vigili del fuoco nelle aree maggiormen­te colpite (LaPresse)

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy