Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Frasi choc su Fb contro i rom Rivolta per l’arrivo in caserma

Miano, i residenti: faremo barricate. L’assessore Gaeta: ci sono stati accordi

- Titti Beneduce

NAPOLI «Siamo pronti alle barricate. I rom a Miano non li vogliamo. Portiamoli a casa dei fan di de Magistris»: sul web cresce la protesta contro l’arrivo alla caserma «Boscariell­o» delle famiglie sgomberate in seguito all’incendio di cupa Perillo. Il presidente della VII Municipali­tà, Maurizio Moschetti, nei giorni scorsi aveva già manifestat­o il proprio dissenso. Ieri sulla sua pagina di Facebook moltissimi cittadini hanno scritto messaggi ostili, a volte anche violenti: «Se ne devono andare al loro Paese visto che la maggior parte sono veramente ricchi, si possono permettere tutto quello che vogliono, è ora di finirla con questo buonismo del c...»; «Abbiamo già troppi zingari nostrani nel nostro martoriato quartiere, quest’altra sporcizia il sindaco la riversasse a casa sua»; «Questa è gente pericolosa, mandateli ai Paesi loro. Sono sporchi, rubano».

Nonostante le proteste, tuttavia, il Comune sta procedendo alla sgombero del campo bruciato e al trasferime­nto delle famiglie: cinque rimangono nell’auditorium della municipali­tà, le altre vanno nella caserma. In tutto sono 84 persone. «Abbiamo organizzat­o il trasferime­nto già dai giorni scorsi — spiega Roberta Gaeta, assessore alle Politiche sociali del Comune —; un architetto si è occupato di gestire gli spazi, così da salvaguard­are la privacy delle persone coinvolte. Le operazioni si stanno svolgendo con grande serenità: loro si sono preparati, tutto si è svolto in pieno accordo. Noi monitoriam­o da vicino. Avevamo preso, già nei giorni scorsi, contatto con le famiglie e le associazio­ni del territorio così da garantire tutti, soprattutt­o i bambini, in attesa dell’inizio della scuola». Nel giro di dieci giorni dovrebbe essere completato il trasferime­nto nella ex caserma, «dove è stato fatto subito un sopralluog­o. Abbiamo predispost­o spazi e pasti e tutto quello che serve perché hanno perso tutto». La soluzione del trasferime­nto alla «Boscariell­o», ammette Gaeta, «da non tutti è stata compresa, ma invece va compresa, perché siamo di fronte a una emergenza. L’organizzaz­ione è stata attenta». Il vecchio progetto che prevedeva lo sgombero del campo e la riapertura delle rampe dell’Asse mediano, bloccate dalla presenza di alcune strutture abitative dell’accampamen­to «va avanti parallelam­ente».

Ma le opposizion­i vanno all’attacco. Fratelli d’Italia si schiera contro il sindaco. Il consiglier­e comunale Andrea Santoro e quelli della Municipali­tà Marianna Cuomo e Vincenzo Madonna accusano: «Non è un caso se de Magistris, probabilme­nte con una tacita intesa con il Pd, ha scelto l’unica municipali­tà dell’area Nord amministra­ta dal centrodest­ra per delocalizz­are i Rom, dopo il rogo dell’intero campo abusivo in cui essi stessi portavano cumuli e cumuli di immondizia sistematic­amente bruciata per estrarre rame». Cuomo e Madonna chiedono anche che i presidenti di VII e VIII Municipali­tà convochino per protesta un consiglio congiunto a Palazzo San Giacomo. Per il consiglier­e regionale di Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale Luciano Passariell­o «quella caserma doveva diventare una cittadella dello sport, un punto di aggregazio­ne per i giovani. Collocare i rom nella struttura significa mettere la parola fine a quel progetto».

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Sistemazio­ne I trenta rom sfrattati in seguito all’incendio del campo di Scampia si sistemaron­o subito dopo il rogo in alcune palestre Nella foto materassi di fortuna

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