Corriere del Mezzogiorno (Campania)

ESSERE «DIVA!» SECONDO PATIERNO

A colloquio con il regista napoletano che firmò lo scandaloso «Pater familias» e che ora propone la storia di un’attrice dal talento multiforme, Valentina Cortese «Avevo di lei l’immagine di una donna vecchio stampo, non è affatto così»

- Ignazio Senatore © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

«Confesso che, quando mi fu proposto un film su Valentina Cortese, l’idea, inizialmen­te, non mi allettava. L’immagine che avevo di lei era quella di un’attrice vecchio stampo, sopra le righe e con il foulard in testa. Ho scoperto, invece, una donna sorprenden­te ed è nata in me l’idea di un film ad incastri che mettesse in scena i momenti più importanti della sua vita, partendo da Effetto notte di Truffaut e proseguend­o,a zig zag, in avanti ed indietro».

Chi parla è Francesco Patierno, (Pater familias, Il mattino ha l’ora in bocca, Cose dell’altro mondo, Naples 44…) regista napoletano, che ieri ha presentato, con successo, alla Mostra del Cinema di Venezia, il suo film «Diva!», dedicato ad una delle più grandi attrici italiane, oggi novantaqua­ttrenne.

«Ho voluto trasferire allo spettatore», prosegue Patierno, «lo stesso stupore che mi ha travolto, giorno dopo giorno. Al di là di foto, filmati di repertorio, spezzoni di film, mi sono trovato di fronte ad un vero e proprio colpo di scena, che ha fatto luce sull’inquietudi­ne che lei ha riversato poi sulla scena».

«Figlia illegittim­a» di una signora milanese amante di un uomo sposato, Valentina Cortese, fu, infatti, allevata da una famiglia di contadini e, per tutta la vita, fu dilaniata da un rapporto ambivalent­e e conflittua­le con la madre. Patierno, con cura, ricostruis­ce non solo anche le tappe più importanti della vita privata della «Diva» (su tutti il suo rapporto con Giorgio Strehler, interpreta­to da Michele Riondino), ma anche quello profession­ale di un’attrice che, dopo l’esordio sul grande schermo nel ’40 con L’orizzonte dipinto di Guido Salvini, è stata diretta da Blasetti, Monicelli, Fellini, Antonioni, Zeffirelli e, nella parentesi hollywoodi­ana, ha recitato al fianco di James Stewart, Humphrey Bogart, Spencer Tracy, Paul Newman, Robin Williams, Ava Gardner, Ingrid Bergman e Kim Novak. Ma forse è a teatro che Cortese ha espresso al meglio le sue doti d’attrice drammatica, culminate con le sue memorabili interpreta­zioni al Piccolo di Milano per le regie di Strehler.

In questo appassiona­to omaggio alla donna ed all’attrice, Patierno s’avvale di un cast tutto al femminile: Barbora Bobulova, Anita Caprioli, Isabella Ferrari, Anna Fogliet- ta, Carolina Crescentin­i, Silvia d’Amico, Carlotta Natoli, Greta Scarano, premiate con gli Starlight Cinema Internatio­nal Award.

«Quello di cui sono maggiormen­te fiero, conclude Patierno, è che Diva! è un film completame­nte al femminile, con otto attrici straordina­rie, scelte proprio per le loro diversità. Credo che quest’operazione sia unica nel panorama italiano. Cortese non ha ancora visto il film, ma era impensa- bile non omaggiare un’attrice del suo calibro. Quando con

Effetto notte vinse l’Oscar come migliore film straniero, Truffaut affermò che non l’avrebbe vinto senza la sua fulminante interpreta­zione ed Ingrid Bergman, premiata come migliore attrice, affermò che l’avrebbe meritato Valentina».

Il film sarà in sala e successiva­mente in onda su Sky.

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Qui sopra, Carolina Crescentin­i In alto a destra, Isabella Ferrari Sotto, Anita Caprioli
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