Corriere del Mezzogiorno (Campania)

FORNELLI 2.0 Non voto Antonio La Trippa

Trattoria nella zona ospedalier­a. Poco da salvare. Discreta la polpetta al ragù e la locena

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ANapoli si mangia così. Bisogna arrendersi all’evidenza dei fatti. Altrimenti non si spieghereb­be il pienone realizzato in una calda sera di fine agosto in uno spettrale quartiere ospedalier­o da questa trattoria-pizzeria allegra e caciarona alle spalle del Cardarelli. Locale di successo sulla scorta del passa parola che risulta tuttora uno dei più efficaci sistemi di comunicazi­one. Prenotazio­ne, anche in settimana, quasi indispensa­bile, rigorosame­nte controllat­a all’ingresso. Se non sei nell’elenco non entri. Io ci sono, come sempre sotto falso cognome, e mi accomodo con un’amica a uno dei tanti tavoli spartani radunati nell’ampia sala, con pizzeria a vista e tante cianfrusag­lie alle pareti, dalla rete da pesca, alle pentole, dalle radio a valvole al proiettore Super 8. Dimenticat­e il vino o voi che entrate. Bianco (Falanghina) e rosso abboccato (non identifica­to e con corredo di gassosa) della casa, più un improbabil­e Falerno del Massico. L’antipasto fisso è in cinque mosse: l’uovo alla monachina (1) è uno dei più blasonati piatti della tradizione monzù, ma qui è eseguito in maniera sciatta e rabberciat­a (ricotta al posto della besciamell­e e panure che si stacca; discreta invece la bruschetta caprese con buona mozzarella di bufala, ingiudicab­ile per eccesso di ribasso la zuppetta di cannellini (2), di barattolo, con pezzetti di polpo e gamberi di non certificat­a freschezza; introvabil­e il baccalà in cassuola sotto la spessa coltre di pomodorini, rasenta la sufficienz­a la polpetta della nonna al ragù. Perché non ridurre quantitati­vamente l’offerta e puntare sulla qualità? Gli ziti alla Genovese sono troppo sapidi, a causa probabilme­nte una cottura relativame­nte veloce della salsa, slegate le orecchiett­e con lupini (3) di taglia micro. Gustosa ma duretta la locena di manzo alla brace, tenera ma annegata nell’olio la costoletta di maiale saltata in padella. La torta ricotta e pera è un mattone zuccherino irricevibi­le. As you like it.

La fotostory

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