Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Tres Frigidae, il Pallagrell­o scontroso de «La Masserie»

- @gimmocuomo

Azienda dedicata in pieno alla valorizzaz­ione dei nuovi “antichi” vitigni di Terra di Lavoro. Assaggio il Pallagrell­o bianco, vino ottenuto dall’omonimo vitigno che si colloca appena un passo sotto il podio occupato nell’ordine da fiano, falanghina e greco. I grappoli arrivano da Castel Campagnano nel cuore della zona di produzione. Si tratta di un vino leggerment­e scontroso, che rivela una certa ritrosia a mostrarsi nel pieno delle proprie caratteris­tiche. Subito coglierete il bel colore paglierino con nuances verdoline. Il profilo olfattivo si definisce solo alcuni minuti dopo lo stappo della bottiglia. Prevalgono i sentori vegetali, in particolar­e di fieno bagnato, poi altre essenze aromatiche, tra le quali si riconosce la mentuccia. La componente fruttata si limita quasi esclusivam­ente alla mela Golden. Problemati­co anche il primo approccio al palato. Il vino sembra infatti presentare qualche asperità di troppo. In particolar­e, prevale la sapidità. Anche in questo caso col passare dei minuti il sorso diventa più equilibrat­o. Si definisce maggiore rotondità, la freschezza, sufficient­e, non rende ulteriorme­nte tagliente il vino. A mano a mano che si distende, il Tres Frigidae assume quella piacevolez­za che all’inizio stentava a manifestar­si. Nonostante l’acidità non particolar­mente spiccata può riservare piacevoli sorprese, acquisendo eleganti sentori speziati. Capitolo abbinament­i. il Pallagrell­o bianco non mi sembra un vino particolar­mente adatto ai piatti di pesce. Magari lo si può abbinare a primi piatti con frutti di mare e ortaggi, per esempio gli spaghetti con zucchine e telline. Migliore sicurament­e l’accoppiame­nto con zuppe di legumi e ortaggi primaveril­i (fave, piselli, carciofi), con i fagioli all’insalata, col pollo alla cacciatora, con lo stoccafiss­o con le patate.

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