Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Tres Frigidae, il Pallagrello scontroso de «La Masserie»
Azienda dedicata in pieno alla valorizzazione dei nuovi “antichi” vitigni di Terra di Lavoro. Assaggio il Pallagrello bianco, vino ottenuto dall’omonimo vitigno che si colloca appena un passo sotto il podio occupato nell’ordine da fiano, falanghina e greco. I grappoli arrivano da Castel Campagnano nel cuore della zona di produzione. Si tratta di un vino leggermente scontroso, che rivela una certa ritrosia a mostrarsi nel pieno delle proprie caratteristiche. Subito coglierete il bel colore paglierino con nuances verdoline. Il profilo olfattivo si definisce solo alcuni minuti dopo lo stappo della bottiglia. Prevalgono i sentori vegetali, in particolare di fieno bagnato, poi altre essenze aromatiche, tra le quali si riconosce la mentuccia. La componente fruttata si limita quasi esclusivamente alla mela Golden. Problematico anche il primo approccio al palato. Il vino sembra infatti presentare qualche asperità di troppo. In particolare, prevale la sapidità. Anche in questo caso col passare dei minuti il sorso diventa più equilibrato. Si definisce maggiore rotondità, la freschezza, sufficiente, non rende ulteriormente tagliente il vino. A mano a mano che si distende, il Tres Frigidae assume quella piacevolezza che all’inizio stentava a manifestarsi. Nonostante l’acidità non particolarmente spiccata può riservare piacevoli sorprese, acquisendo eleganti sentori speziati. Capitolo abbinamenti. il Pallagrello bianco non mi sembra un vino particolarmente adatto ai piatti di pesce. Magari lo si può abbinare a primi piatti con frutti di mare e ortaggi, per esempio gli spaghetti con zucchine e telline. Migliore sicuramente l’accoppiamento con zuppe di legumi e ortaggi primaverili (fave, piselli, carciofi), con i fagioli all’insalata, col pollo alla cacciatora, con lo stoccafisso con le patate.