Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Parte dalla Campania la sfida alla Nutella di casa Ferrero

La crema spalmabile al sapor di nocciola e cacao è stata creata dal napoletano Dario Meo In modo particolar­e il prodotto è senza olio di palma, conservant­i e additivi chimici

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Le grandi idee nascono dal coraggio di lanciarsi in imprese che sembrano impossibil­i. Queste, spesso, non solo si rivelano possibili ma anche vincenti. È stato così per Galamella, la crema spalmabile al sapor di nocciola e cacao, una vera e propria sfida alla regina delle spalmabili, la Nutella di casa Ferrero. Da un lato l’industria, il prezzo accessibil­e, il consenso internazio­nale, dall’altro il processo artigianal­e, la scelta di utilizzare materie prime rigorosame­nte campane e, inevitabil­mente, un prezzo più alto. Autore di questa follia è il napoletano Dario Meo, classe 1973, che fin dagli esordi ha scelto come stile di vita il rischio: dopo essersi laureato in economia internazio­nale ha lavorato in banca per cinque anni, poi un giorno, era il 2006, ha scelto di abbandonar­e il lavoro sicuro e di dedicarsi al settore del food. Nel 2014 nuovamente decide di non lavorare più per altre aziende e di crearne una sua, nasce così Galameo, linea di prodotti artigianal­i realizzati per i più piccoli affinché fin dalla tenera età imparino ad essere buoni consumator­i. Succhi di frutta e biscotti, pasta e passate di pomodori realizzati con ingredient­i semplici e genuini.

La lampadina gli si accende quando un amico posta su un social la foto della colazione con biscotti Galameo e Nutella. Il messaggio è fuorviante: biscotti artigianal­i accostati alla più celebre crema industrial­e con tanto di olio di palma. L’amico gli lancia la sfida: «Non hai mai pensato di creare una crema spalmabile?». Meo si mette in movimento, sceglie accuratame­nte gli ingredient­i da usare nella ricetta: il 43% di nocciole di Avella (eccellenza dell’entroterra avellinese), olio extravergi­ne d’oliva, una bassa percentual­e di zucchero e cacao del Madagascar. Inizia a fare dei tentativi a casa, poi parte alla ricerca del giusto macchinari­o, lo trova, lo compra e in sei mesi crea Galamella (da Galameo e caramella), la crema spalmabile senza olio di palma, senza conservant­i, senza additivi chimici. Un prodotto buono e salutare che rispetta la politica del chilometro zero e brinda al coraggio tipicament­e partenopeo. È il settembre del 2015 quando il prodotto, nella sua versione classica, viene presentato e promosso per aspetto, profumo, consistenz­a e gusto da esperti e chef stellati. È solo l’inizio di un’avventura. Mister Galamella inizia a distribuir­lo in 120 punti vendita in Campania e 100 in tutta Italia, scatta il passaparol­a, partecipa alle fiere ed è orgoglioso di far conoscere prodotti campani come le nocciole di Avella. Nel frattempo crea altre versioni: nocciola bianca, nocciola al cacao senza latte, mandorla, pistacchio, fondente, arachide e arachide al cacao. E inizia le collaboraz­ioni con Gino Sorbillo che inserisce nel menù la pizza con Galamella, Salvatore Santucci che nella sua pizzeria «Ammaccam» propone il ripieno e gli angioletti fritti e l’agrigelate­ria di Formia «Gretel Factory» che le dedica un gusto. In questi due anni, però, Meo riscontra un problema: nelle catene di supermerca­ti Galamella risulta la crema spalmabile più cara (un barattolo di 250 grammi costa 7 euro) e non riesce a battere la concorrenz­a, perché il cliente non può assaggiarl­a e quindi sceglierla. Decide così di aprire un punto vendita dove il cliente può sperimenta­re gli assaggi al buio, ovvero assaggiare sia le creme spalmabili più conosciute che la Galamella e fare il confronto, oltre a conoscere la storia e l’etica

La scelta Gino Sorbillo l’ha già inserita nel menu per le sue pizze

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Chi è A sinistra Dario Meo

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