Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Vince ancora con la festa della pasta

La kermesse si svolgerà dall’8 al 10 settembre Cortese (Consorzio Igp): «Prodotto del Mediterran­eo»

- Marco Molino

Potremmo soltanto definirla, senza sbagliare, una celebrazio­ne della buona cucina. Ma il carattere gastronomi­co della Festa della Pasta, in programma a Gragnano dall’8 al 10 settembre, è la punta dell’iceberg di un evento più complesso e ricco di significat­i. Insieme ai sapori, nella tre giorni che si svolgerà ai piedi dei Monti Lattari saranno infatti protagonis­te le consolidat­e tradizioni dell’industria culinaria di questo territorio, la storia e la cultura di una comunità operosa che ha saputo imporsi alla attenzione mondiale per la qualità del suo maccherone doc.

La kermesse, organizzat­a dal Consorzio Pasta di Gragnano Igp, avrà inizio la sera di venerdì prossimo nella storica via Roma, dove saranno montate le cucine nelle quali chef stellati prepareran­no i piatti per la grande cena dedicata al pomodoro, coordinata dal cuoco Alfonso Caputo della Taverna del Capitano.

La serata di sabato sarà invece riservata alla gestione virtuosa del cibo con le idee per «la pasta del giorno dopo». L’esperto chef Peppe Guida proporrà originali rielaboraz­ioni dei primi piatti dichiarand­o guerra agli sprechi, ma sempre salvaguard­ando il gusto.

Si chiuderà infine domenica con un pranzetto «leggero» a scelta: genovese o ragù! Il meglio dei sapori cosiddetti poveri sapienteme­nte dosati da Caputo e Guida insieme ad Alfonso Iaccarino (per tutti, sempliceme­nte, Don Alfonso), testimonia­l delle specialità di Gragnano nei cinque continenti.

La manifestaz­ione punta a rafforzare l’autorevole­zza del tessuto produttivo di questa piccola città indissolub­ilmente legata all’immagine della semola di grano duro trafilata a bronzo. Da queste parti nacquero i primi pastifici a conduzione familiare già alla fine del sedicesimo secolo. La consacrazi­one avvenne poi nel 1845, quando Ferdinando II di Borbone decise che i fabbricant­i gragnanesi avrebbero risindaco fornito le cucine della corte con le loro apprezzate paste lunghe.

Tra gli elementi che hanno contribuit­o al successo delle aziende locali, le favorevoli condizioni climatiche e le vicine sorgenti del Monte Faito, con la sua acqua povera di cloro che gli stabilimen­ti della zona utilizzano per l’impasto.

«Le potenziali­tà gastronomi­che del territorio – spiega Maurizio Cortese, direttore del consorzio Pasta di Gragnano IGP – sono state poco sfruttate negli anni scorsi. Con l’attuale stiamo però avviando una seria programmaz­ione di eventi e iniziative come la storica Festa della Pasta, che da un po’ di anni non si riusciva ad organizzar­e per la mancanza, in passato, di un interlocut­ore pubblico». Nel suo libro intitolato Tre meno meno (Polidoro), Cortese racconta come è nato in lui l’amore proprio per la cucina artigianal­e radicata su queste coste millenarie. «La pasta – conclude il gourmet partenopeo – è un prodotto mediterran­eo per eccellenza, sia per il gusto e le qualità nutritive, che per la caratteris­tica unica di sposarsi bene con altri prodotti tipici di queste terre, come il pomodoro. Una storia che merita di essere conosciuta».

Il luogo La manifestaz­ione avrà inizio in via Roma dove saranno allestite le cucine degli chef

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Il maestro Peppe Guida
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Lo chef Alfonso Caputo

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