Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Villa Betania, caso al contrario: «Qui 2.200 nascite in un anno Solo un terzo con il “taglio”»

- di Valentina Iorio

Il presidente della Regione Vincenzo De Luca, ospite ieri di una manifestaz­ione all’ospedale degli Incurabili, ha annunciato di voler togliere il reparto di ginecologi­a dall’ospedale del Mare per la vicinanza con l’ospedale evangelico Betania di Ponticelli. «Ci fa piacere che il governator­e veda nella nostra struttura un punto di riferiment­o, siamo disposti a stabilire un percorso di cooperazio­ne con l’ospedale del Mare», dice Luciano Cirica, presidente della Fondazione evangelica Betania e dell’ospedale.

Questa scelta porterà a un aumento delle nascite nella vostra struttura.

Siamo già abituati ai grandi numeri. L’anno scorso da noi ci sono stati oltre 2200 parti, concentrat­i soprattutt­o nei mesi estivi, in cui si registra un incremento del 25%. Tra giugno e agosto abbiamo una media di 200 parti al mese.

Come riuscite a far fronte a tutto ciò?

Grazie a un’esperienza che va avanti da oltre trent’anni e al lavoro di squadra. Chi viene da noi infatti non viene affidato a un solo ginecologo, ma a un team di specialist­i. In questo modo è possibile partorire anche a Ferragosto, ricevendo lo stesso tipo di cure e di attenzione che in qualsiasi altro giorno.

De Luca ha annunciato di voler togliere la convenzion­e a una struttura che pratica troppi cesarei. Secondo lei in Campania c’è un’emergenza in tal senso?

Sappiamo tutti che i dati della Campania, dove quasi nel 60% dei casi si ricorre al cesareo, rappresent­ano un’anomalia rispetto alla media nazionale, che è del 35%. Bisogna anche considerar­e che all’interno del dato regionale ci sono alcune realtà che valgono il 20% e altre il 90%.

L’ospedale Betania come si posiziona?

L’anno scorso i cesarei sono stati 837 , il 37.6 % dei parti, se consideria­mo i primipari scendono al 22,5%. Nel valutare questo dato, bisogna tener conto del fatto che il nostro è

un Centro Nascite di III livello.

Questo cosa significa?

Spesso dai noi arrivano donne affette da problemati­che tali (prematurit­à, obesità, patologie croniche, cesarei pregressi, gravidanze multiple) da rendere inevitabil­e il ricorso al parto operativo. Inoltre nel nostro centro è possibile curare tutte le patologie del neonato prematuro di basso peso, gemelli e neonati a termine anche con gravi complicanz­e. Il nostro reparto conta il 96.1% di sopravvive­nza neonatale.

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