Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Bassolino: sono pronto ad aiutare la sinistra

Confronto con Camusso su lavoro e alleanze politiche

- di Simona Brandolini

sia lontana dalla vita delle persone. È intollerab­ile che piazza Garibaldi sia in quelle condizioni. E poi do una mano alla sinistra. Sono e sarò sempre una persona di sinistra, nelle forme possibili. Quella è la mia strada, una strada di sinistra». Ancora applausi a sottolinea­re che tutti sono pronti ad accogliere l’ex sindaco.

Bassolino arriva in anticipo in piazza del Gesù. Insomma il suo è un lento addio al Pd? A domanda diretta sorride: «Continuo a dirlo da tempo. E dico sempre le stesse cose. Ho anche inviato una lettera a Renzi e al tesoriere. I candidati alle primarie hanno presentato i bilanci delle spese? Io sì, perché gli altri no? Ma secondo voi qualcuno mi ha risposto? Viene a mancare anche la cortesia, la buona educazione e tu rimani così. Per questo continuo a fare politica a modo mio. Per questo sto facendo una battaglia su piazza Garibaldi e sul Virgiliano. A Napoli la vita quotidiana della città è il problema. Invece non interessa al Comune né ai partiti. Che poi chiamarli partiti è una parola grossa».

La cravatta rossa delle grandi occasioni politiche l’ha indossata. Arturo Scotto comincia con un attacco a Di Maio: «Quando sento Di Maio sento profumo di ventennio. L’autonomia del sindacato noi la difendiamo con le unghie e con i denti». Camusso affonda: «Pensano che tutto possa risolversi con un click. Se noi dicessimo che il M5S sarebbe da riformare, ci assaltereb­bero dopo due minuti».

Bassolino spiazza: «Il lavoro è l’elemento fondativo della Repubblica e della sinistra. Di Maio forse non è consapevol­e dei temi che ha affrontato. Ha posto in maniera sbagliata un tema che di cui dovremmo invece parlare. Vale per i sindacati e per i partiti. Lavoriamo sulla rappresent­atività, lavoriamo ad una legge. Anche sui partiti. Delle primarie a Napoli ne sappiamo qualcosa. Normiamole. Non siamo agli anni ‘50».

E poi lo scollament­o tra la sinistra e il mondo del lavoro: «C’è un passaggio difficile in Parlamento lo dobbiamo affrontare bene se c’è buona volontà di tutti. E se Gentiloni fa Gentiloni. Il modo di fare di Gentiloni è apprezzato. Ius soli e testamento biologico, vanno approvati. Si fa un’alleanza con Alfano in Sicilia, dove si perde e non si fa neanche l’accordo per votare lo ius soli? In Sicilia si va al disastro. E a livello nazionale con le attuali norme e con la proposta attuale insoddisfa­cente si va verso l’ingovernab­ilità. Apprezzo molto questa festa perché Mdp sta facendo politica. Invitando e dialogando, da Franceschi­ni a Delrio a Zanda. Questa strada bisogna riuscire a portarla avanti per creare le condizioni per il centrosini­stra».

Passo dopo passo. Ora tocca a Pisapia chiarire e chiarirsi. Poi sarà il tempo anche di Bassolino.

Lettera a Renzi «Ho scritto a lui e al tesoriere del Pd sulle spese dei candidati; nessuna risposta» Di Maio e i sindacati «Non è consapevol­e dei temi che ha affrontato e li ha posti in maniera sbagliata»

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Da sinistra: Arturo Scotto, Susanna Camusso, Lina Palmerini, Antonio Bassolino e Pippo Civati

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