Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Manchester: dubbio Aguero Ecco come gli inglesi sperano di sorprendere gli azzurri
Per i Citizens Champions e Premier League da primato Ottima difesa e in attacco il team punta su Gabriel Jesus
«Ho visto solo dieci minuti di Chelsea-Manchester City perché in questo momento è meglio non guardarli, sono impressionanti», così Sarri ha commentato lo stato di forma dei Citizens. Alla sua seconda stagione al City, Guardiola ha preso pieno possesso del gruppo a sua disposizione e ha creato una macchina da guerra. L’esaltazione del tiki taka stile Barcellona è un ricordo, il palleggio nella proposta di gioco del Manchester City è solo uno strumento, la sfida Guardiola-Sarri potrebbe essere definita il «derby dello spazio» perché il calcio totale proposto da entrambi ha come dogma il palleggio ad uno, massimo due tocchi che serve a gestire il tempo di gioco attaccando contestualmente gli spazi da occupare con i movimenti senza palla. Lo stesso Guardiola ha definito il Napoli una delle tre migliori squadre d’Europa per espressione di gioco.
Il Napoli ha il 4-3-3 come riferimento fisso, si fa fatica, invece, a riconoscere il modulo del Manchester City che alterna in una stessa gara la difesa a tre e quella a quattro e il 4-23-1 di partenza diventa spesso un 4-1-4-1. Il City somiglia più al Bayern di Guardiola che al Barcellona, gli esterni bassi vengono spesso dentro al campo per costruire il gioco attraverso i triangoli, un meccanismo adottato anche dal Napoli. Nella macchina di Maurizio Sarri sono più gli esterni d’attacco a venire dentro il campo, come dimostrano i movimenti di Insigne e Callejon. Ghoulam in questa stagione sta variando la sua spinta propulsiva e così sono nati i suoi gol contro il Verona e la Spal. Dopo l’infortunio di Mendy, Guardiola ha adattato Delph a sinistra con Walker, uno dei nuovi acquisti, che agisce sulla destra. La svolta del Manchester City è nella fase difensiva, dove spicca il lavoro nella fase di ripiego degli esterni offensivi (Sanè e Sterling su tutti) che riescono a dare ampiezza, equilibrio e fantasia alla formazione di Guardiola. Nella crescita della tenuta difensiva rispetto alla scorsa stagione hanno un peso specifico notevole anche il recupero di Gundogan e l’acquisto del portiere Ederson dal Benfica.
Guardiola, che ha in comune con Sarri la capacità di rinunciare a centravanti di ruolo, ha lavorato sulla soluzione del doppio attaccante Aguero e Gabriel Jesus. L’attaccante argentino è stato vittima di un incidente ad Amsterdam ma potrebbe rientrare in tempo per il Napoli. Si tratterebbe di un recupero lampo viste le condizioni del Kun dopo l’incidente e i toni allarmistici della Nazionale argentina. Gabriel Jesus, in assenza di Aguero, si è sobbarcato del lavoro di movimento a sostegno degli inserimenti dei compagni, come dimostra il gol di De Bruyne contro il Chelsea. Il modulo è solo il punto di partenza, bisogna lavorare sui concetti di gioco che servono ad occupare gli spazi con gli uomini in campo muovendosi nei tempi giusti. Il «guardiolismo» porta sul terreno di gioco questa filosofia che riesce a superare anche il concetto di ruolo, una delle certezze del calcio. Basta osservare il lavoro di David Silva, cresciuto come trequartista dotato di classe sopraffina e trasformatosi in mezzala che cuce la proposta di gioco dei Citizens e permette di azionare le bocche di fuoco, devastanti in un contesto armonico di movimenti con e senza palla. Stones e Otamendi dovrebbero agire al centro della difesa con Fernardinho uomo dell’equilibrio in mediana. La macchina da guerra City può soffrire tra le linee, se il Napoli riuscirà a creare i costanti attacchi per vie centrali che sanno produrre i suoi talenti.