Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Il Pd affossa la legge antiruspe Fi: bugiardi, ma ora sappiamo come fare campagna elettorale
I comitati degli abusivi: assassini, così ci rubate il futuro
NAPOLI «Assassini, assassini», «ci avete rubato il futuro», nell’aula della Camera le urla dei comitati degli abusivi campani: «Casa, casa». Tanto che il vicepresidente della Camera, Roberto Giachetti deve sospendere la seduta per qualche minuto. Il Pd, infatti, affossa definitivamente il ddl Falanga riportandolo in commissione. Nonostante al Senato lo abbia appoggiato (tra i cofirmatari anche Rosaria Capacchione e Enzo Cuomo), l’abbia già votato alla Camera e i sindaci, in testa quelli campani guidati dal presidente Anci Domenico Tuccillo, abbiano auspicato la sua approvazione.
Il perché lo spiega il relatore Pd, Marco Di Lello: «L’esperienza di questi anni insegna che il solo annuncio di una sanatoria è benzina super nella macchina del cemento illegale. Secondo il Cresme nei 10 anni successivi al condono Berlusconi del 2013 sono sorte in Italia 270 mila case abusive con un giro di affari di circa 20 miliardi. Parliamo di un costruito di pessima qualità pronto a sgretolarsi alla prima occasione in un paese, l’Italia, che è sottoposto ad ogni tipo di rischio naturale, da quello sismico al vulcanico a quello idrogeologico. Noi non possiamo permetterci di mandare messaggi sbagliati. Né dare strumenti ad abili avvocati per alimentare contenziosi al solo scopo di procrastinare il ripristino della legalità». E prosegue tra le urla: «Noi, lo ricordo a me stesso, siamo quelli che vogliono contenere il consumo del suolo considerando il territorio come un bene da tutelare. Per questo ai sindaci occorre dare risorse per demolire, quando non ritengano prevalente l’interesse pubblico e quindi l’acquisizione. E bene fanno le Procure ad utilizzare criteri di priorità nelle demolizioni, differenziando la variegata casistica. Lo fanno con circolari interne non impugnabili». A quel punto chiede che si voti il ritorno del testo in commissione, che passa con i voti della maggioranza e della sinistra. «Sono dei voltafaccia — argomenta animatamente il deputato di Forza Italia, Paolo Russo —. Il Pd l’ha bloccato dopo averlo votato già due volte. È illogico, irragionevole. Questo è un testo che viene in aula in quota minoranza, d’un colpo senza emendamenti, senza una ragione, lo si rimanda in commissione per affossarlo. C’è una ragione dunque preclusiva di carattere ideologico». E sui comitati: «Ovvio che sono più arrabbiati del solito, avevano promesso loro l’approvazione. Quanto a noi, ringraziamo i democratici, hanno deciso come farci fare la campagna elettorale in Campania».
Dal Senato arriva la voce del primo firmatario del disegno di legge sulle demolizioni, il verdiniano Ciro Falanga che minaccia di non votare il Rosatellum. «Mi domando come sia possibile che dopo 5 letture venga rimesso in commissione per approfondimenti — dice — e poi per la legge elettorale mi chiedono di esprimere il voto nel giro di 24 ore? Io sono disponibile a votare un ddl, anche se proviene da una forza politica diversa dalla mia, ma devo essere convinto che ciò che sto votando vada nella direzione di soddisfare gli interessi degli italiani. Non potete chiedermi di votare poche ore dopo aver letto il testo e di esprimere la mia opinione in questa assemblea ovvero di dire se sono o no d’accordo».
Falanga «Assurdo dopo ben cinque letture Non so se adesso voterò il Rosatellum»