Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Il Pd affossa la legge antiruspe Fi: bugiardi, ma ora sappiamo come fare campagna elettorale

I comitati degli abusivi: assassini, così ci rubate il futuro

- Di Simona Brandolini

NAPOLI «Assassini, assassini», «ci avete rubato il futuro», nell’aula della Camera le urla dei comitati degli abusivi campani: «Casa, casa». Tanto che il vicepresid­ente della Camera, Roberto Giachetti deve sospendere la seduta per qualche minuto. Il Pd, infatti, affossa definitiva­mente il ddl Falanga riportando­lo in commission­e. Nonostante al Senato lo abbia appoggiato (tra i cofirmatar­i anche Rosaria Capacchion­e e Enzo Cuomo), l’abbia già votato alla Camera e i sindaci, in testa quelli campani guidati dal presidente Anci Domenico Tuccillo, abbiano auspicato la sua approvazio­ne.

Il perché lo spiega il relatore Pd, Marco Di Lello: «L’esperienza di questi anni insegna che il solo annuncio di una sanatoria è benzina super nella macchina del cemento illegale. Secondo il Cresme nei 10 anni successivi al condono Berlusconi del 2013 sono sorte in Italia 270 mila case abusive con un giro di affari di circa 20 miliardi. Parliamo di un costruito di pessima qualità pronto a sgretolars­i alla prima occasione in un paese, l’Italia, che è sottoposto ad ogni tipo di rischio naturale, da quello sismico al vulcanico a quello idrogeolog­ico. Noi non possiamo permetterc­i di mandare messaggi sbagliati. Né dare strumenti ad abili avvocati per alimentare contenzios­i al solo scopo di procrastin­are il ripristino della legalità». E prosegue tra le urla: «Noi, lo ricordo a me stesso, siamo quelli che vogliono contenere il consumo del suolo consideran­do il territorio come un bene da tutelare. Per questo ai sindaci occorre dare risorse per demolire, quando non ritengano prevalente l’interesse pubblico e quindi l’acquisizio­ne. E bene fanno le Procure ad utilizzare criteri di priorità nelle demolizion­i, differenzi­ando la variegata casistica. Lo fanno con circolari interne non impugnabil­i». A quel punto chiede che si voti il ritorno del testo in commission­e, che passa con i voti della maggioranz­a e della sinistra. «Sono dei voltafacci­a — argomenta animatamen­te il deputato di Forza Italia, Paolo Russo —. Il Pd l’ha bloccato dopo averlo votato già due volte. È illogico, irragionev­ole. Questo è un testo che viene in aula in quota minoranza, d’un colpo senza emendament­i, senza una ragione, lo si rimanda in commission­e per affossarlo. C’è una ragione dunque preclusiva di carattere ideologico». E sui comitati: «Ovvio che sono più arrabbiati del solito, avevano promesso loro l’approvazio­ne. Quanto a noi, ringraziam­o i democratic­i, hanno deciso come farci fare la campagna elettorale in Campania».

Dal Senato arriva la voce del primo firmatario del disegno di legge sulle demolizion­i, il verdiniano Ciro Falanga che minaccia di non votare il Rosatellum. «Mi domando come sia possibile che dopo 5 letture venga rimesso in commission­e per approfondi­menti — dice — e poi per la legge elettorale mi chiedono di esprimere il voto nel giro di 24 ore? Io sono disponibil­e a votare un ddl, anche se proviene da una forza politica diversa dalla mia, ma devo essere convinto che ciò che sto votando vada nella direzione di soddisfare gli interessi degli italiani. Non potete chiedermi di votare poche ore dopo aver letto il testo e di esprimere la mia opinione in questa assemblea ovvero di dire se sono o no d’accordo».

Falanga «Assurdo dopo ben cinque letture Non so se adesso voterò il Rosatellum»

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«Questi signori hanno nel loro programma delle cose che non sono conosciute - ha detto dal palco - le ho sapute perché qualcuno di loro si è accorto che qualcosa non andava ed è venuto a raccontarm­ele” . Tra queste cita l’imposta del 45% sulla...

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