Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Bilancio, dalla Corte dei conti ultimatum al Municipio: piano di rientro da modificare in 60 giorni o sarà fallimento
pubbliche partecipate (Asìa e Napoli servizi), con medesimi stipendi e inquadramenti professionali. Ma, soprattutto, che tutto ciò avverrà non più nell’arco di tre anni ma di cinque. E se a ciò si aggiunge che il Comune, in cambio di un patto per il rilancio del settore del trasporto pubblico e di una rimodulazione di orari più utili alla collettività, si impegna a riconoscere il premio di produzione che era stato congelato e 20 centesimi per ogni biglietto venduto a bordo dei bus da dividere tra tutti i dipendenti Anm, ecco che appare assai difficile che il banco possa saltare. «Faremo di tutto per chiudere e siamo pronti ad accogliere le istanze, purché siano ragionevoli, dei sindacati». De Magistris ha detto che «la soluzione presentata è la migliore possibile per tutti, e se non dovessimo riuscire da giovedì lavoreremo all’opzione B». Inoltre, il sindaco ha incassato il sostegno della Regione, che si è impegnata a versare 58 milioni l’anno per Anm e a sostenere l’accompagnamento alla pensione anticipata di almeno 140 lavoratori Anm. Passaggi fondamentali per il piano di risanamento, che si aggiungono al conferimento di 69 milioni di beni immobili del Comune all’azienda di trasporto. Oggi al tavolo, l’assessore Panini, che conduce le trattative, farà riferimento anche alla situazione contabile di Palazzo San Giacomo che, entro 60 giorni, deve rifare il piano di riequilibrio finanziario così come gli ha prescritto la Corte dei conti, previo
Risposta unitaria I rappresentanti dei lavoratori porteranno al tavolo un loro documento di proposta