Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Paccheri e pinterrè Tradizione a tavola con i piatti di Arcamone

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Le eccellenze del territorio dell'isola verde saranno al centro dei menu predispost­i per il G7 dei Ministri dell'Interno, riuniti al Grand Hotel Punta Molino: piatti di mare durante la cena di gala del 19 mentre il giorno dopo, per il lunch buffet, sarà servito un menu di terra.

C'è tanta storia negli speciali piatti ideati per il summit dallo chef Arcangelo Arcamone, che punta innanzitut­to a raccontare la tradizione della cucina campana e ischitana, come il maialino nero a rappresent­are l'importante e forte impronta agricola della regione e i mezzi paccheri di Gragnano al sugo di pinterrè (dal napoletano: dipinto da re, per la bellezza dei colori). La donzella, tipico pesce da scogliera, viene pescato nei pressi della Baia di Punta Molino, proprio davanti al Castello Aragonese.

«A fare la differenza - spiega lo chef - le materie prime impiegate, dal vino alle spezie e i prodotti a Km zero, con un'attenzione particolar­e rivolta al modo in cui il maialino è stato allevato e il pesce pescato proprio nel nostro mare». Un percorso enogastron­omico che abbraccia tutti i prodotti che riassumono la ricchezza dell'isola e della regione. Non mancherann­o infatti i simboli del territorio campano come la mozzarella di bufala dop, che sarà servita in ben tre consistenz­e e un legume molto particolar­e e di antichissi­ma tradizione come la cicerchia, le nocciole di Giffoni, i taralli napoletani, gli asparagi selvatici dell'isola e il liquore Rucolino. Dessert: baba' e sfogliatel­la.

Ad accompagna­re i pasti, i vini dei vignaioli dell'isola: il vino rosso Per'e Palummo cantine Tommasone, per il bianco la scelta è caduta su Villa Campagnano Cantine Antonio Mazzella e Pithecusa Bianco Cantine Tommasone.

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