Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Mancano discariche speciali e l’occhio elettronic­o non c’è Spariscono tonnellate di veleni

A Pianura ricompaion­o le fumarole nello sversatoio chiuso da anni

- di Roberto Russo

NAPOLI Ogni anno in Campania si producono oltre 7 milioni di tonnellate l’anno di rifiuti speciali, ma non esiste nemmeno una sola discarica autorizzat­a in cui smaltirli. Eccola qui l’assurda contraddiz­ione. Ecco spiegato perché non bisogna sorprender­si troppo se poi la Procura scopre che qualche tonnellata di quei veleni è stata tombata nei terreni su cui sorge la stazione Tav di Zaha Hadid, ad Afragola.

Da tempo pentiti di camorra, inchieste giudiziari­e e persino il cinema (Tony Servillo in «Gomorra» 2008), ci hanno abituati a conoscere la figura dello stakeholde­r dei rifiuti interrati: quello che studia le aree migliori dove nascondere i carichi tossici. La vicenda Terra dei fuochi ha dimostrato una realtà difficilme­nte smentibile: migliaia di tonnellate di scorie industrial­i hanno viaggiato da Nord a Sud e sono state nascoste in Campania.

E allora cosa c’è di nuovo nell’inchiesta sui terreni della Tav? La novità è che, probabilme­nte, stanno emergendo dal sottosuolo i veleni prodotti in Campania dalle imprese nostrane. Un’ipotesi investigat­iva? Molto più se consideria­mo anche l’ultimo rapporto presentato nei mesi scorsi dall’Ispra, l’Istituto superiore per la protezione ambientale, che certamente non può essere accusato di allarmismo.

Tra le 512 pagine del documento c’è un’ammissione preoccupan­te: «Va segnalato che la quantità di rifiuti speciali smaltiti in discarica sul territorio regionale campano è nulla, non risultando operativa alcuna discarica per rifiuti speciali nell’anno considerat­o» (2015). Chiaro?

Quindi, visto che non abbiamo impianti per i rifiuti speciali, siamo costretti a esportare quelli non riciclabil­i, in particolar­e i tossici e i pericolosi. Da circa trent’anni infatti la Regione Campania è l’unica in Italia a non avere (o non voler avere) sul proprio territorio, alcun impianto a norma per smaltire correttame­nte scorie industrial­i, come le circa 4 milioni di tonnellate di amianto regionali o le circa undicimila tonnellate l’anno di rifiuti speciali ospedalier­i, compresi i radioattiv­i.

È ancora l’Ispra a documentar­e la quantità di rifiuti esportati in quell’anno: 65.000 tonnellate, mentre il riciclaggi­o dei materiali equivale a 3,9 milioni di tonnellate.

Come facciamo a essere certi che i rifiuti speciali vengano tutti correttame­nte smaltiti negli impianti fuori dalla Campania? Esiste il sistema Sistri che consente la tracciabil­ità dei Tir attraverso un satellitar­e. Peccato però che in Campania si continui a utilizzare un modulo di autodichia­razione chiamato «Mud» per questo tipo di trasporti. Il motivo? Basta leggere l’avviso sul sito dell’Agenzia regionale per l’Ambiente: «Vista l’ancora non piena operativit­à del Sistri». Insomma, dobbiamo continuare a fidarci di ciò che dichiarano i trasportat­ori di scorie speciali. Per Antonio Marfella, oncologo, esponente dei medici per l’Ambiente «Nella nostra regione si perdono le tracce di almeno 2,5 milioni di tonnellate di rifiuti speciali ogni anno. In queste condizioni non è difficile ipotizzare che finiscano ancora interrati, visti gli altissimi costi di smaltiment­o e l’esistenza di imprese completame­nte sconosciut­e al fisco».

Intanto è proprio di ieri la notizia che a Pianura, nell’area della ex discarica di Cava Pisani, sono tornate visibili le fumarole. Il vicesindac­o con delega all’ambiente Raffaele Del Giudice è intervenut­o con una squadra di tecnici del Comune per ricoprire con il terreno alcune zone della discarica da cui uscivano le esalazioni nauseabond­e provenient­i dalla discarica.

Le fumarole erano state segnalate dai cittadini alle squadre della protezione civile. Anche a Pianura si aspetta la bonifica da un decennio. Il Governo ha dato mandato alla Sogesid, la società di Stato specializz­ata, per eseguire la caratteriz­zazione dei terreni. Poi si dovrà procedere a bonificare, ma chissà se e quando avverrà.

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