Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Fuori controllo

- di Marco Demarco SEGUE DALLA PRIMA @mdemarco55

A parte le trivellazi­oni ordinate dalla Procura, spinte fino a verificare se l’inquinamen­to del sottosuolo possa aver compromess­o anche la falda acquifera, ora si parla anche di prove documental­i, di corrispond­enze «scomode» tra la ditta incaricata di realizzare parte dell’opera e le istituzion­i locali.

Vedremo. Quel che emerge è però già abbastanza. E autorizza a dire che siamo messi ancora molto male. Un territorio, infatti, ha poche possibilit­à di riscatto se risulta essere fuori controllo, cioè non governato, e fuori rete, cioè non connesso al resto del mondo. Ebbene, Afragola rischia di confermare entrambe le distorsion­i. Qui più che altrove, in piena «Terra dei fuochi», il territorio è fuori controllo per varie ragioni, ma soprattutt­o perché il ciclo dei rifiuti in Campania ancora non è completo.

Qui, nonostante l’incenerito­re di Acerra, l’impiantist­ica per lo smaltiment­o resta insufficie­nte. Questo, da un lato, spinge la camorra a fare affari d’oro; dall’altro crea opportunit­à per operazioni assistenzi­aliste e clientelar­i tipo «Campania Ambiente», la società regionale che, sebbene abbia 400 dipendenti, non garantisce affatto lo smaltiment­o dei rifiuti solidi urbani. Senza dire degli inquietant­i intrecci di interessi che questo quadro può determinar­e. Afragola, poi, è il simbolo ultimo di una «sconnessio­ne» che in Campania sta assumendo dimensioni ormai paradossal­i.

La stazione progettata da Zaha Hadid, come si sa, è nata priva del collegamen­to ferroviari­o con Napoli. Il che la rende marginale rispetto al traffico ferroviari­o nazionale. Ma questa è anche la regione che ha due interporti ( Nola e Marcianise ) scollegati sia tra di loro sia dal porto. Dove un aeroporto, quello di Capodichin­o, si è sviluppato (benissimo, per carità) lì dove, però, il piano regolatore non lo prevede, e che è raggiungib­ile solo via auto o via autobus. E dove la metropolit­ana napoletana, pur tra le più belle del mondo, è ancora incompleta dopo decenni. Risultato: Napoli è nona, tra le aree metropolit­ane, per la qualità della mobilità; il 42% dei napoletani usa l’auto per spostarsi; e il 56% di quelli che invece ricorrono agli autobus li aspettano in media venti minuti. Un quadro disastroso cui mancava, appunto, solo il dettaglio di Afragola.

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