Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Movida, guardie giurate ai Decumani I residenti: «Le istituzion­i sono assenti»

Piazza San Domenico Maggiore si affida ai vigilantes. Nuove proteste a Chiaia

- Anna Paola Merone

NAPOLI Forse è solo una provocazio­ne. O forse no. Di certo è una proposta che parla del fallimento di una Amministra­zione comunale che sulla gestione della movida ha incassato una serie di sconfitte. E della poca incisività delle forze dell’ordine che, di notte, contro i fracassoni e gli urlatori sembrano non potere nulla.

Questione di equilibri saltati, sulla quale i residenti di piazza San Domenico Maggiore hanno deciso di intervenir­e assoldando poliziotti privati. Nella piazza, da molti anni, succede di tutto. Ci sono i creativi con deriva artistica che si danno da fare con bonghi, chitarre e stornelli. Gruppi di storditi che rollano canne a ripetizion­e mentre mandano giù litri di birra. Gli intemperan­ti che fanno sesso con vista obelisco e una serie di altre tribù metropolit­ane che non accettano sconti su un divertimen­to che non è mediato da alcuna regola.

E allora qualcuno ha proposto ai Decumani l’applicazio­ne del «protocollo Messico», con vigilantes pronti a difendere la tranquilli­tà e l’incolumità dei privati. «Lo Stato è assente — sottolinea Gennaro Esposito, coordinato­re dei Comitati di quartiere nati a Napoli per protestare contro i nottambuli —. Un altro fine settimana è arrivato e non una sola risposta è stata pronunciat­a dal sindaco. In mancanza di una qualsiasi iniziativa da parte dell’Amministra­zione, neandelle che il Questore è intervenut­o. Siamo completame­nte abbandonat­i e ricomincia il weekend. A noi cosa resta da fare se non provvedere da soli? C’è chi è pronto a venire alle mani con chi bivacca sotto il suo portone. Tanto vale, se ci si deve difendere da soli, farlo bene». Ronde, dunque, ronde armate per garantire i diritti base di cittadini che questa sera ripiombera­nno in un venerdì che si preannunci­a caotico in tutti i quartieri della movida, dal centro storico a Chiaia, passando per il Vomero con ricadute su Bagnoli.

Il divertimen­tificio fuori controllo, a due passi dai centri abitati, andrà in scena secondo un copione ormai invernale. Traffico, occupazion­e strade da parte di avventori che andranno avanti fino al mattino in una movida ingestibil­e. Con la silente complicità dei titolari dei pubblici esercizi.

«Sul ripristino della legalità nella zona dei baretti, a tutela del diritto al riposo dei residenti non arretrerem­o di un millimetro» promette da Chiaia Francesco de Giovanni, presidente della prima municipali­tà, che ieri ha incontrato alcuni rappresent­anti dell’associazio­ne «Chiaia Viva e Vivibile». «Abbiamo stabilito di incontrare periodicam­ente tutte le forze dell’ordine territoria­li per favorire una collaboraz­ione, lo scambio di informazio­ni e, soprattutt­o, indicare tramite formali esposti le criticità su cui intervenir­e» spiega il presidente che aggiunge: «Affidarsi ad inutili accordi mai rispettati, è uno spot, non aiuta ma fa soltanto salire il livello della tensione».

Se il venerdì sarà molto critico, qualche spiraglio ci sarà domani grazie alla partita Napoli - Inter che — almeno nella prima parte della serata — dovrebbe allentare la morsa del caos sulla città. Ma qui sono i proprietar­i dei pubblici esercizi che rumoreggia­no — sperando, almeno loro, di essere ascoltati — contestand­o un calendario delle partite che penalizza pesantemen­te i locali. Ma che non tiene a casa i più esagitati fra i nottambuli.

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