Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Movida, guardie giurate ai Decumani I residenti: «Le istituzioni sono assenti»
Piazza San Domenico Maggiore si affida ai vigilantes. Nuove proteste a Chiaia
NAPOLI Forse è solo una provocazione. O forse no. Di certo è una proposta che parla del fallimento di una Amministrazione comunale che sulla gestione della movida ha incassato una serie di sconfitte. E della poca incisività delle forze dell’ordine che, di notte, contro i fracassoni e gli urlatori sembrano non potere nulla.
Questione di equilibri saltati, sulla quale i residenti di piazza San Domenico Maggiore hanno deciso di intervenire assoldando poliziotti privati. Nella piazza, da molti anni, succede di tutto. Ci sono i creativi con deriva artistica che si danno da fare con bonghi, chitarre e stornelli. Gruppi di storditi che rollano canne a ripetizione mentre mandano giù litri di birra. Gli intemperanti che fanno sesso con vista obelisco e una serie di altre tribù metropolitane che non accettano sconti su un divertimento che non è mediato da alcuna regola.
E allora qualcuno ha proposto ai Decumani l’applicazione del «protocollo Messico», con vigilantes pronti a difendere la tranquillità e l’incolumità dei privati. «Lo Stato è assente — sottolinea Gennaro Esposito, coordinatore dei Comitati di quartiere nati a Napoli per protestare contro i nottambuli —. Un altro fine settimana è arrivato e non una sola risposta è stata pronunciata dal sindaco. In mancanza di una qualsiasi iniziativa da parte dell’Amministrazione, neandelle che il Questore è intervenuto. Siamo completamente abbandonati e ricomincia il weekend. A noi cosa resta da fare se non provvedere da soli? C’è chi è pronto a venire alle mani con chi bivacca sotto il suo portone. Tanto vale, se ci si deve difendere da soli, farlo bene». Ronde, dunque, ronde armate per garantire i diritti base di cittadini che questa sera ripiomberanno in un venerdì che si preannuncia caotico in tutti i quartieri della movida, dal centro storico a Chiaia, passando per il Vomero con ricadute su Bagnoli.
Il divertimentificio fuori controllo, a due passi dai centri abitati, andrà in scena secondo un copione ormai invernale. Traffico, occupazione strade da parte di avventori che andranno avanti fino al mattino in una movida ingestibile. Con la silente complicità dei titolari dei pubblici esercizi.
«Sul ripristino della legalità nella zona dei baretti, a tutela del diritto al riposo dei residenti non arretreremo di un millimetro» promette da Chiaia Francesco de Giovanni, presidente della prima municipalità, che ieri ha incontrato alcuni rappresentanti dell’associazione «Chiaia Viva e Vivibile». «Abbiamo stabilito di incontrare periodicamente tutte le forze dell’ordine territoriali per favorire una collaborazione, lo scambio di informazioni e, soprattutto, indicare tramite formali esposti le criticità su cui intervenire» spiega il presidente che aggiunge: «Affidarsi ad inutili accordi mai rispettati, è uno spot, non aiuta ma fa soltanto salire il livello della tensione».
Se il venerdì sarà molto critico, qualche spiraglio ci sarà domani grazie alla partita Napoli - Inter che — almeno nella prima parte della serata — dovrebbe allentare la morsa del caos sulla città. Ma qui sono i proprietari dei pubblici esercizi che rumoreggiano — sperando, almeno loro, di essere ascoltati — contestando un calendario delle partite che penalizza pesantemente i locali. Ma che non tiene a casa i più esagitati fra i nottambuli.