Corriere del Mezzogiorno (Campania)
«Fare sistema scelta vincente»
bbiamo sempre considerato la cultura come l’elemento che può distinguerci dai competitors, che sono tanti, con una pubblicità martellante». Michele Pontecorvo, consigliere delegato alla corporate identity, comunicazione e Csr della famiglia «Ferrarelle», non ha dubbi sulla «volontà ostinata dell’azienda di dare valore al prodotto anche attraverso la valorizzazione del territorio».
Fare impresa non può prescindere da alcuni valori, anzi da essi trae beneficio: «Noi entriamo nelle case di tutti gli italiani, ma siamo legatissimi alla Campania. È questo territorio che ci dà il nostro prodotto, dunque è giusto restituire qualcosa al territorio, in termini di cultura. Le istituzioni fanno poco, a volte tocca a noi, come in questa bella occasione organizzata dal Corriere che può essere il giusto partner, capace di mettere insieme energie positive».
La Ferrarelle a Caserta gioca praticamente in casa: le fonti sono a Riardo. Come giudica il nuovo corso di Felicori? «Strepitoso. È un interlocutore eccezionale, sa rimboccarsi le maniche come non sempre accade nel settore pubblico. Caserta l’abbiamo “scoperta” quando abbiamo acquistato Ferrarelle, è un’area ricca di imprese manufatturiere, ma con una reputazione pessima. È giusto cercare di rimediare. Da qualche anno con il Fai abbiamo aperto al pubblico il parco delle sorgenti. Se si facesse rete si potrebbe creare un sistema attrattivo per i turisti come accade in Toscana, in Sicilia, in Puglia. Bisogna cambiare mentalità: come quando Felicori ha deciso di tenere aperta la Reggia a Pasquetta. Un gesto piccolo, magari, ma significativo e pieno di conseguenze.
È questo territorio che ci dà il nostro prodotto, è giusto restituire qualcosa in termini di cultura