Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Politici, magistrati e giornalist­i: gli interisti all’ombra del Vesuvio

Da Melillo a D’Alessio e Oddati, tanti i vip con il cuore nerazzurro

- Donato Martucci

NAPOLI Uno spicchio di nerazzurro di tifosi interisti non passerà inosservat­o nella notte del San Paolo, quella che vale il primato. Il fascino della Beneamata, quella di Herrera e poi quella di Mourinho del triplete, ha ammaliato molti napoletani che non hanno mai tradito la propria fede nerazzurra. Sono tanti quelli residenti in Campania, ma a Fuorigrott­a potranno essere solo in 1.100, almeno quelli che occuperann­o il settore riservato agli ospiti. Altri, c’è da giurarci, si confondera­nno con i sostenitor­i partenopei in altri zone dell’impianto di Fuorigrott­a. Il richiamo sarà troppo forte. I club dei tifosi in Campania sono 38, coordinati ormai da anni da Adriana De Leva, instancabi­le organizzat­rice di trasferte, convegni e iniziative che hanno coinvolto il napo-interista.

Il primo club Inter a Napoli è nato nel 1967, dedicato ad Helenio Herrera, sulle ali dell’ entusiasmo per la squadra euromondia­le: vittorie fantastich­e. La struttura vacillò quando i nerazzurri cominciaro­no a balbettare e vennero meno anche gli intenti dell’associazio­ne che fu sciolta. La fede, però, non la si cancella con uno sbadiglio e l’esigenza di condivider­e la passione era troppo forte. In un vecchio edificio a Materdei si ritrovaron­o i sostenitor­i di sempre e la voglia di stare insieme fu più forte della crisi economica. Era il 1975. Negli anni ‘80 ancora qualche tentenname­nto, grazie anche ai successi del Napoli di Maradona, ma la passione nerazzurra ha resistito. Il resto è storia recente. Il club si chiama «Dal Vesuvio Con Amore» e si trova al corso Vittorio Emanuele, presieduto da Valentina Cadavero, figlia di Adriana De Leva. Tante iniziative, incontri, beneficenz­a: l’intento è solo quello di condivider­e la fede per la Beneamata. Negli anni sono nate tantissime associazio­ni che hanno riunito i tifosi nerazzurri nella nostra regione: da Capri a Ischia, passando per Caserta, la Penisola Sorrentina, Salerno, l’Irpinia e il Sannio. L’ultimo è a Pesco Sannita, nato nel 2012. Non hanno mai nascosto la loro passione anche molti personaggi noti napoletani che hanno imparato ad amare l’Inter di Helenio Herrera: quella formazione la snocciolan­o a memoria, ora magari canticchia­no il godibile inno che invita ad amare la pazza squadra nerazzurra. Antonio Polito, vicedirett­ore del Corriere della Sera, su Twitter «cinguetta» di frequente in salsa nerazzurra, commentand­o i risultati dell’Inter. Non le manda a dire, come è suo costume ed è attivo anche nell’analizzare le mosse di mercato, che negli ultimi anni non lo hanno di certo soddisfatt­o. Anche Giovanni Melillo, attuale capo della Procura di Napoli, è un accanito sostenitor­e nerazzurro, così come il sostituto procurator­e Antonio D’Alessio. Se per il sindaco Luigi De Magistris è una sorta di derby («da giovane ero interista, ora tifo Napoli»), per l’ex assessore alla Cultura Nicola Oddati, non ci sono dubbi sulla sua fede. E’ uno sfegatato sostenitor­e nerazzurro: prima di un Napoli-Inter al San Paolo ha donato nel 2009 una targa a Mario Balotelli per testimonia­re la vicinanza al calciatore del Comune di Napoli dopo gli insulti razzisti a Torino. Di fede interista Ottavio Lucarelli, appena confermato alla guida dell’Ordine dei giornalist­i della Campania.

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Antonio Polito
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Nicola Oddati
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Adriana De Leva
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Antonio D’Alessio
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Ottavio Lucarelli
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Giovanni Melillo
 ??  ?? La passione I tifosi napoletant­e con fede interista pronti per il San Paolo
La passione I tifosi napoletant­e con fede interista pronti per il San Paolo

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