Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Notarbartolo, un quadrilatero d’amore diverte e smonta il tempo
Il triangolo amoroso è antiquariato. Sarasole Notarbartolo, drammaturga e regista che con il coltello dell’ironia seziona il magma dell’animo umano restituendo forme precisissime, in Caipirinha, Caipirinha! si spinge in un quadrilatero sentimentale e porta in scena tre dei vertici in questione: tre uomini che amano riamati la stessa donna, assente vampira d’amore. Dalle elementari in un paese della Puglia allo svelamento dell’età adulta, i tre sono sempre insieme: le prime feste, il primo ballo e soprattutto il primo non detto perché tanto per la verità c’è tempo. Meglio inseguire la perfezione di un cocktail perché «non c’è niente che non si possa risolvere con uno shaker». Questo intarsio piccolo e perfetto come certi paesaggi da cameo, andato in scena al Nuovo Teatro Sanità, è uno spettacolo sul tempo che non è lineare ma circolare. E se tutti i suoi pezzi coesistono, allora si può iniziare ogni volta da un punto diverso. Il dialetto che profuma di olive e paesi bianchi, l’intesa tra i già bravi Andrea de Goyzueta, Giovanni Granatina e Fabio Rossi qui riplasmati sapientemente, la certezza claustrofobica di un interno — il bar di Bob — sono tutti punti di forza di una pièce molto applaudita e che si vorrebbe rivedere presto.