Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Differenziata col trucco, crociata di Asìa: ecco i vip «incivili» di via Aniello Falcone
Nei sacchetti trovato di tutto: professionisti e commercianti nel mirino. Iacotucci: nelle zone popolari comportamenti migliori
La testa di un grande tonno fra bottiglie di plastica e rifiuti metallici, la carta gettata via nei bidoni dell’umido. Gli ispettori di Asìa mettono le mani nei sacchetti dei rifiuti in via Aniello Falcone e scoprono che professionisti e commercianti non fanno la differenziata. «Dovrebbero dare l’esempio e sono i peggiori» tuona l’amministratore unico, Francesco Iacotucci.
NAPOLI Umido, vetro, carta, farmaci scaduti... In via Aniello Falcone gli ispettori Asia aprono i sacchetti lasciati in strada. Sono buste che aspettano di essere prelevate dai camion che effettuano la raccolta differenziata, ma il servizio viene fermato. E il contenuto di ciascuna busta portato alla luce ed esaminato. Ed è così che Asìa smaschera avvocati, commercialisti, medici ristoratori di rango con il vizietto di gettare via i rifiuti come si faceva negli anni Ottanta. Tutto insieme appassionatamente. E non si può parlare di distrazione se la testa di un tonno finisce nel contenitore destinato a plastica e metalli. Dal contenuto di ciascuna busta appare immediatamente chiaro a chi fa capo quella immondizia. E sono scattate una serie di multe.
«Non è la prima volta che facciamo controlli del genere — spiega l’amministratore unico di Asìa, Francesco Iacotucci —. Andiamo avanti così da due anni ed è un modo efficace per capire come far salire i livelli della differenziata e dove colpire. Spiace vedere che persone che dovrebbero dare l’esempio e fare da apripista per altri sono protagonisti di comportamenti incivili».
In via Aniello Falcone la raccolta differenziata con il prelievo porta a porta è incominciata da alcune settimane. A tutte le utenze sono stati consegnati i contenitori per la raccolta della carta, dell’indifferenziato e dell’umido e per rispondere alle esigenze delle attività commerciali sono state potenziate le postazioni delle campane con l’aggiunta di ulteriori contenitori.
Il porta a porta è stato preceduto da un’attività di comunicazione capillare e dalla distribuzione di calendari e istruzioni molto dettagliate.
Poi è partito il servizio e, successivamente, i controlli. Nelle scorse notti è stata monitorata la strada e gli ispettori hanno verificato il contenuto di tutte le campane. A campione, per ogni singolo raccoglitore, sono state prelevate una o più buste e successivamente ispezionate. Dal controllo del contenuto dei sacchetti è emersa una grossa presenza di umido, selvaggiamente conferito in campane per la raccolta della plastica e metalli, del vetro e della carta, mescolato ad una significativa percentuale di indifferenziato.
Grazie ad alcuni indicatori presenti nel rifiuto, gli ispettori hanno constatato che la provenienza di questo materiale è il frutto del conferimento di utenze domestiche, di studi professionali di medici e avvocati della zona e dalle numerose attività commerciali e pubblici esercizi.
La frazione dell’umido presenta rifiuti tipici delle attività di ristorazione, numerosi panini ancora integri o parzialmente consumati, residui di pasta o altri pietanze e all’interno di una campana per la raccolta della plastica e metalli, è stata ritrovata la testa di un tonnetto. In altri sacchetti erano presenti contenitori di farmaci e flaconi di farmaci scaduti, ricette mediche, carte intestate di noti studi di avvocati che operano nel quartiere e anche un appunto scritto in lingua spagnola, molto probabilmente redatto da una domestica che lavora in una dei numerosi appartamenti residenziali della zona. «Atteggiamenti ostativi da parte degli utenti nell’adottare la raccolta differenziata, oltre a risultare un illecito amministrativo — ricorda Iacotucci — può sfociare in un illecito penale».