Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Pugno di ferro contro movida selvaggia

Comitati cittadini e albergator­i lanciano il «Manifesto per la vivibilità»: residenti e turisti fuggono, chiediamo legalità Vertice in prefettura: più controlli e (presto) un’ordinanza che prevede, per i locali, sanzioni e chiusure

- Brandolini, Marconi

Più controlli nei luoghi della movida, un’ordinanza sindacale che conterrà sanzioni per chi non rispetterà determinat­e regole e convocazio­ne del Comitato metropolit­ano, il 7 novembre, con le Municipali­tà e i comitati di residenti. Sono le misure decise nel corso del Comitato per l’Ordine e la sicurezza.

Volevano più pattuglie in strada e soprattutt­o regole, divieti e sanzioni effettive per governare una movida ormai fuori controllo e hanno ottenuto tutto: i comitati per la vivibilità cittadina non hanno aspettato inutilment­e, ieri sera, le conclusion­i del Comitato per l’Ordine pubblico riunito per discutere (soprattutt­o) le misure da mettere in campo per evitare le risse con accoltella­menti ormai puntuali nei fine settimana davanti ai “baretti” dal lungomare a piazza Bellini. Cambia la musica: si smette quel «patto tra gentiluomi­ni non sufficient­e» - parole del questore Antonio De Iesu, al tavolo del prefetto Carmela Pagano coi comandanti dei carabinier­i e Gdf, Ubaldo della Monica e Luigi D’Alfonso e mezza giunta comunale al seguito del sindaco de Magistris e il capo dei vigili Esposito- ovvero quell’accordo “bonario” tra imprendito­ri del by night e municipali­tà che il Comune aveva lanciato a Chiaia con scarsi risultati cade per la certezza delle sanzioni, fino alla sospension­e delle licenze per i pubblici esercizi che non rispettera­nno orari di chiusura o limiti delle emissioni sonore o alla vendita di alcolici. Sarà tutto regolato da apposita ordinanza. Inoltre, si vedranno pattuglie miste di polizia o carabinier­i con militari dell’Esercito in tutte le zone calde della movida già da sabato. «Queste le primissime misure», spiega il prefetto Pagano al termine del tavolo al quale hanno preso parte anche il vicesindac­o Del Giudice e gli assessori Clemente e Gaeta ma riteniamo necessario allargare il confronto alle municipali­tà e ai comitati cittadini già in occasione del Comitato Metropolit­ano per la Sicurezza del 7 novembre. C’è intanto l’esigenza di potenziare controlli nell’immediato con un impiego massiccio di pattuglie “miste” ed è richiesto certamente un impegno maggiore dei vigili per le competenze specifiche sulla viabilità e sui pubblici esercizi, nello stesso tempo saranno messi nero su bianco, nell’ordinanza emanata da Comune, regimi comportame­ntali e sanzioni».

Spiega i dettagli il questore De Iesu dopo una breve premessa: «La movida rappresent­a un’opportunit­à ma anche un problema se interviene l’abuso di alcool tra i giovani e questa libertà di fruire degli spazi pubblici non può essere compressa, ma va necessaria­mente disciplina­ta. Molte delle violenze e degli scontri accaduti nell’ambito della movida sono frutto di una scarsa lucidità dei giovani ormai provati dal bere nelle ore più tarde. E non è sempre possibile un patto tra gentiluomi­ni se si vuole il rispetto delle regole sulla vendita degli alcolici o del vetro, solo un’ordinanza garantisce quella dimensione sanzionato­ria evidenteme­nte necessaria, con possibilit­à di applicare l’articolo 100 del Tulp con la sospension­e delle attività che compiono più violazioni. Non aspetterem­o l’ordinanza comunale, da sabato prossimo mentre la polizia municipale si occuperà di via Aniello Falcone intervenen­do in particolar­e sul parcheggio selvaggio in doppia e tripla fila, manderemo pattuglie “miste” oltre che a Chiaia anche in piazza del Gesù e piazza Bellini, convinti che gruppi più numerosi col sostegno dei militari produrrann­o risultati migliori anche tutelandos­i vicendevol­mente meglio in contesti di massa come quello della movida».

«C’è la massima condivisio­ne del piano della prefettura - dice poi il sindaco de Magistris - e sull’apertura del Comitato Metropolit­ano per ascoltare eventuali proposte dai diretti interessat­i, noi non rinunciamo alla nostra visione iniziale, l’ordinanza conterrà il manifesto dei comportame­nti virtuosi e le premialità già comprese nel “Patto di convivenza civile” pure sottoscrit­to da molti esercizi commercial­i, assieme alle medesime sanzioni ma in caso di violazioni gravi fino alla chiusura del locale». Ne verrà qualcosa anche per Bagnoli, che pure ieri ha portato in piazza, davanti alla Prefettura, i suoi rappresent­anti? E come ha scritto Eugenio Mazzarella sulle pagine di questo giornale, si interverrà una buona volta sui parcheggia­tori abusivi che a Chiaia, da San Pasquale e l’Umberto fino al Chiatamone, piazzando le auto in terza fila triplicano anche la folla dei “baretti”? La questione movida è un work in progress. Intanto i comitati riuniti nella sigla “Per la Vivibilità Cittadina” presentano stamane, in via Bellini, il loro manifesto: “La Città non è un Bene di consumo”.

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