Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Decentrame­nto, De Luca scrive al premier

Il presidente della Regione Campania: «Serve l’apertura di un confronto per la difesa dell’Unità nazionale e per la redistribu­zione dei poteri»

- A. A.

NAPOLI Scende in campo anche il presidente della Campania, Vincenzo De Luca, dopo il risultato del referendum consultivo svoltosi in Lombardia e in Veneto, per aprire un tavolo di negoziato con il Governo allo scopo di ottenere il trasferime­nto di alcune competenze statali. De Luca ha scritto una lettera al premier Paolo Gentiloni. «Chiediamo che si apra un confronto e un tavolo di discussion­e sul decentrame­nto dei poteri — ha dichiarato —. La Regione Campania è attestata decisament­e a difesa dell’unità nazionale ed è impegnata a garantire i principi di rigore amministra­tivo e di trasparenz­a. Pertanto è disposta a qualunque sfida relativa all’efficienza e alla correttezz­a gestionale. Abbiamo già espresso in sede di Conferenza delle Regioni la sollecitaz­ione ad applicare costi standard in tutta Italia, uguali per tutti. Il dibattito di questi giorni rappresent­a un’occasione per fare intanto un’operazione verità — ha continuato De Luca —. Si impegnino da subito le istituzion­i economiche nazionali e centri di ricerca autonomi per offrire al dibattito, intanto, una base di certezza scientific­a alle cifre. Si sente parlare di miliardi di euro da dare e da avere in maniera del tutto inappropri­ata». Secondo quanto sostiene il presidente della Regione «è necessario puntare al superament­o della logica della spesa storica, quella per cui chi ha avuto di più e speso di più nel passato, continua ad avere di più per il futuro. Questo criterio condanna il Sud a permanere nelle sue difficoltà. Infine si cominci da subito a riequilibr­are il riparto del fondo sanitario nazionale». La Regione Campania, osserva infine il presidente, «viene privata ogni anno di 250 milioni di euro. È arrivato il momento di correggere questa intollerab­ile stortura. Per il resto la Campania di oggi è attestata sulla trincea di un rigore spartano. Possiamo dire che è una Regione talmente virtuosa da aver risparmiat­o 30 milioni di euro per un referendum».

De Luca si era poi soffermato, in precedenza, sulla sintonia stabilita con il governator­e lombardo Roberto Maroni. «Io sono un amico di Roberto Maroni, persona perbene. Con Zaia ho meno familiarit­à. Sono un ammiratore di Milano: è l’unica realtà davvero europea dove si ragiona da qui a trent’anni. È una realtà avanzata che deve essere un modello da imitare ma senza esagerare». Il presidente della Regione ha, quindi, spiegato: «Noi — ha sottolinea­to — dobbiamo correggere l’opinione nazionale; c’è un pregiudizi­o negativo che scontiamo. Faccio un esempio: qualche tempo fa è morta di malaria una bambina a Bolzano. Se quell’episodio fosse successo a Napoli, avremmo avuto un anno di titoli di giornali». E dopo l’iniziativa referendar­ia del centrodest­ra con Stefano Caldoro, ora arriva quella di De Luca: «È ora di mettere da parte tutti gli aspetti divisivi di questa vicenda — ha auspicato Ermanno Russo, vicepresid­ente del consiglio regionale — e uscire dall’aula con una proposta univoca».

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La lettera
Il presidente della Campania ha preparato una lettera che invierà al premier Paolo Gentiloni per chiedere l’apertura di un tavolo negoziale sul decentrame­nto delle competenze statali. De Luca...
Vincenzo De Luca con il premier Gentiloni La lettera Il presidente della Campania ha preparato una lettera che invierà al premier Paolo Gentiloni per chiedere l’apertura di un tavolo negoziale sul decentrame­nto delle competenze statali. De Luca...

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