Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Dries Mertens esulta in versione «street art»
Debuttò contro l’Empoli e fece subito gol Da allora ne ha segnati 41 in 52 partite
Mertens spegnerà la candelina su una torta ricca di gol: 41 in 52 partite: un anno fa contro l’Empoli «debuttava» da centravanti. La «street art» lo ha omaggiato: il volto del belga in via Toledo firmato da Omar Mohamed.
NAPOLI Spegnerà la candelina su una torta ricca di gol: 41 in 52 partite. Dries Mertens, l’uomo dai gol belli e impossibili, l’uomo del momento, festeggerà una particolare ricorrenza: un anno fa contro l’Empoli, bagnato subito con una rete, tanto per mettere le cose subito in chiaro, Sarri scelse di schierarlo nel ruolo di centravanti, al posto di Gabbiadini che non convinceva il tecnico dopo l’esperimento di Crotone.
In realtà il tecnico toscano lo aveva schierato al centro in Champions anche contro il Besiktas. C’era comunque emergenza con Milik fuori uso, proprio come quest’anno dove tra l’altro ci sono poche alternative. Sembrava un esperimento disperato quello di Sarri e invece si è rivelata un’autentica intuizione. Di certo non fu una passeggiata. Pochi lo ricordano, ma ci è voluto il suo tempo per vedere Mertens realmente calato nel nuovo ruolo. Sono stati solo due i gol realizzati nelle prime otto gare da centravanti, specchio di una fase di ambientamento delicata sia per lui che per la squadra, un po’ disorientata dopo essere passata da Higuain a Milik e poi Mertens nel giro di pochi mesi. L’effetto poi è stato dirompente: nove reti in quattro partite a dicembre: la svolta. Da allora, però, è nato un altro giocatore, è il mito che tutti quanti a Napoli chiamano «Ciro» lo sentono uno di famiglia per quella sua aria da scugnizzo impenitente. Ieri anche la «street art» ha voluto omaggiare Dries. Il volto esultante dell’attaccante belga è stato immortalato sulla strada a Via Toledo da Omar Mohamed, un’artista di strada che spesso si esibisce nelle vie del centro storico.
Il numero «quattordici azzurro è già a quota nove in campionato (11 compresa la Champions), 79 in totale con la maglia azzurra. Nell’ultima sfida con il Genoa ha incantato con due gol da sballo. In realtà ne aveva segnato anche un terzo, ma la Lega ha certificato che si è trattato di un’autorete del genoano Zukanovic. Ma poco importa perché quel concentrato di classe, scatti e grinta sta portando il Napoli in alto, a comandare la classifica. Sembrano molto lontani i tempi in cui tutto era in discussione, anche il suo contratto. E la sua permanenza in maglia azzurra non era scontata. Forse non lo sarà nemmeno l’anno prossimo, nonostante un contratto rinnovato. Se continua a giocare così non basteranno soldi per trattenerlo. Ci ha provato anche Fabio Cannavaro a portarlo in Cina, prima però che si facesse male Milik.
Poi, le cose sono andate diversamente e bene per il Napoli che ha trovato un campione per cui ora si sprecano aggettivi e paragoni anche un po’ azzardati, ma forse ci stanno tutti per un calciatore che non smette più di stupire.