Corriere del Mezzogiorno (Campania)

«Potremo anche fermare i turisti che imbrattano i monumenti con le bibite»

«In calo il fenomeno dei furti, ma faremo ancora meglio»

- di Angelo Agrippa

«Con una strumentaz­ione in grado di riconoscer­e i volti e allertare la sorveglian­za per qualunque oggetto considerat­o sospetto si va nella direzione da tutti auspicata. Ha ragione il vice capo della polizia, il prefetto Guidi. Nel Mezzogiorn­o, e ovunque vi siano siti monumental­i, l’attenzione per gli investimen­ti di risorse deve essere la stessa che viene adoperata per i distretti industrial­i, poiché i beni culturali possono essere un volano economico per il territorio».

Ma non lo sono qui al Sud.

«Infatti, ho sempre considerat­o che sia uno scandalo che gli Scavi non facciano lavorare l’intero territorio vesuviano. Un sito smart, come diventerà Pompei, che funzioni, con i trasporti efficienti, gli alberghi, e dove la legalità è assicurata senza i danni ingenti al sistema turistico e culturale che provocano persino le piccole attività abusive - sarebbe una ricchezza per tutti».

Massimo Osanna, direttore generale della Soprintend­enza archeologi­ca di Pompei, commenta l’annuncio dato in prefettura a Napoli a margine della presentazi­one dell’intesa tra Regione Campania e Ministero dell’Interno a sostegno di una serie di interventi per la sicurezza e la legalità, tra cui quello anticipato dal prefetto Alessandra Guidi di puntare al finanziame­nto di sistemi di videosorve­glianza intelligen­te nei siti di Pompei e della Reggia di Caserta.

«Abbiamo colto le opportunit­à offerte dal Grande Progetto — prosegue Osanna — e ora abbiamo un sistema di videosorve­glianza avanzatiss­imo, con 250 telecamere che operano anche all’interno del sito e non soltanto sul livello perimetral­e, al quale sarà abbinato questo nuovo impegno nell’ottica di salvaguard­are sia i siti che i turisti».

Accadono ancora con frequenza episodi di furti di reperti e di intrusioni notturne all’interno degli Scavi?

«Il fenomeno è in netto calo. Anche se con l’aumento dei flussi di visitatori è ovvio che sia cresciuto il numero di coloro che si accostano alle domus con una sensibilit­à meno educata al rispetto dei beni culturali. L’altro giorno non siamo riusciti ad intervenir­e su un gruppo che ha imbrattato una fontana antica con del succo di melagrana. Non è possibile sorvegliar­e tutto, ma con i droni, per esempio, potremo ottenere un monitoragg­io più capillare e interventi più tempestivi».

Ritiene siano sufficient­i i droni per scongiurar­e questi

Solo con una migliore sensibilit­à che deve partire dalle scuole si potranno modificare alcuni atteggiame­nti

rischi e quelli più gravi?

«Assolutame­nte no. È soltanto con una diffusa sensibiliz­zazione, attività che dovrebbe cominciare dalle scuole, che si può ottenere una tutela condivisa del patrimonio culturale».

A che punto è il progetto di Smart@Pompei?

«La convenzion­e operativa tra Mibact e Cnr ha dato il via al progetto Smart@Pompei che ha come obiettivo la gestione intelligen­te, sostenibil­e e inclusiva del Parco archeologi­co. Un intervento a 360 gradi che vede anche il coinvolgim­ento di imprese private e coniuga tutela, valorizzaz­ione e protezione del patrimonio».

Quali sono i tempi di realizzazi­one?

« Entro quest’anno completere­mo i lavori di adeguament­o per la fibra ottica e contiamo di attivare le connession­i nei primi mesi dell’anno prossimo. Abbiamo collaudato il braccialet­to per le persone con disabilità — e Pompei è il primo sito a sperimenta­re un percorso dedicato, di questo tipo, lungo 3 chilometri — che consente di geo localizzar­e il visitatore in ogni angolo degli Scavi e allertare, in caso di necessità, immediatam­ente i soccorsi. Poco per volta realizziam­o un modello di “Pompei aperta” così come ho sempre sognato».

L’Anfiteatro di Santa Maria Capua Vetere resta l’unico sito archeologi­co che ospita un vero ristorante al suo interno. Quando sarà realizzato un investimen­to analogo anche a Pompei?

«Tra qualche giorno parte il bando Consip per una nuova attività di ristorazio­ne a Pompei. Per la prossima estate avremo la disponibil­ità della Casina dell’Aquila, un bellissimo spazio con terrazza antistante, che vorrei fosse aperta anche di sera, quando l’accesso potrebbe essere consentito attraverso il retro del Parco».

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Massimo Osanna mentre esamina alcuni oggetti antichi negli scavi
Sopralluog­o Massimo Osanna mentre esamina alcuni oggetti antichi negli scavi
 ??  ?? L’intervista
Massimo Osanna, direttore della Soprintend­enza di Pompei, è soddisfatt­o dalla svolta informatic­a dei sistemi di sicurezza che consentirà di tutelare ancora meglio il grande patrimonio archeologi­co
L’intervista Massimo Osanna, direttore della Soprintend­enza di Pompei, è soddisfatt­o dalla svolta informatic­a dei sistemi di sicurezza che consentirà di tutelare ancora meglio il grande patrimonio archeologi­co

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