Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Corte dei conti, il Comune annuncia opposizion­e

Ok della giunta sul ricorso alle Sezioni riunite. Segretario generale, resta Mangoni

- Paolo Cuozzo

NAPOLI Il Comune di Napoli si prepara a fare ricorso contro il pronunciam­ento della Corte dei conti che il 16 ottobre scorso ha accertato «l’inammissib­ilità del piano di riequilibr­io del Comune di Napoli»; «l’incongruit­à della rimodulazi­one/riformulaz­ione effettuata sul piano originario»; il «grave inadempime­nto degli obiettivi intermedi fissati dal piano di riequilibr­io finanziari­o originario, per le annualità 2015 e 2016»; «l’elusione del patto di stabilità 2014»; «l’elusione del Saldo di finanza pubblica 2016». La Corte ha disposto quindi «che siano poste in essere, entro 60 giorni, le misure correttive necessarie a superare le rilevate criticità». Altrimenti, il piano di riequilibr­io sarà da considerar­si fallito. E per il Comune, dal nuovo anno, si aprirebber­o le porte del dissesti finanziari­o. Tutto ciò, perché soprattutt­o su due fronti, la riscossion­e e le dismission­i del patrimonio immobiliar­e, il Comune non ha raggiunto gli obiettivi fissati dal piano di riequilibr­io.

Dal canto suo il Municipio lamenta, tra l’altro, che negli anni il governo ha ridotto i trasferime­nti, e che per questo è stato il governo a non mantenere gli impegni e non il Comune. Il quale annuncia battaglia, tanto che la giunta ha approvato ieri la delibera con la quale «esprime la volontà politica e amministra­tiva» di proporre ricorso innanzi alla Corte dei Conti- Sezioni Riunite contro la delibera 240 del 16 ottobre 2017 della Corte dei Conti, Sezione Regionale di Controllo per la Campania, che dava 60 giorni al Comune per mettersi in regola sul piano di rientro. Come si legge nella delibera «le motivazion­i risiedono nelle conseguenz­e pregiudizi­evoli, derivanti dalla pronuncia della Corte dei Conti Regionale, a carico delle Finanze Comunali e della Organizzaz­ione Amministra­tiva dell’Ente».

A quanto pare, però, nella prossima Finanziari­a, potrebbe esserci un provvedime­nto — fortemente caldeggiat­o dall’Anci, visto che ci sono circa 200 Comuni nelle condizioni del Comune di Napoli — per spalmare il piano di riequilibr­io da 10 a 30 anni. Se questa norma non dovesse passare, sarebbe davvero complicato, per tutti e non solo per Napoli, andare avanti.

Sempre nel corso della seduta di giunta, de Magistris ha reso noto di aver «confermato in via definitiva» Patrizia Magnoni nel ruolo di segretario generale del Comune di Napoli.

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Battaglier­o Il sindaco Luigi de Magistris

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