Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Dopo la Taverna, il Bistrot
Nella zona porto di Torre del Greco il San Pietro, il nuovo locale dei fratelli Panariello
Uno squillo sulla sinistra del porto, dalla destra uno squillo risponde. Il porto è quello di Torre del Greco. Dalla scorsa primavera, a dritta dello scalo marittimo dominato dall’alto dalla «Taverna ‘e mare», di gran lunga il miglior ristorante di pesce in purezza della Campania, ha aperto, nei locali un tempo occupati dalla mitica «Chiarina a mare», il «San Pietro Bistrot di mare», a due passi due dalla battigia. Unica la regia dietro i due locali, quella dei fratelli Antonio e Mariano Panariello: mentre il primo è rimasto a presidiare la casa madre, al secondo è stata affidata la nuova start up. Naturalmente pur caratterizzandosi entrambi per la proposta esclusiva del mare (magari in caso di emergenza una cotoletta di manzo ve la prepareranno), hanno personalità diverse. Per sintetizzare: i piatti della Taverna stanno a quelli del San Pietro corallino (da non confondere con l’altro omonimo e altrettanto convincente locale cetarese recensito qualche settimana fa) come i capi sartoriali stanno a quelli di un’elegante collezione di prêtà-porter. Sala luminosa, grazie ad apposite coperture anche in inverno ci si può accomodare nella splendida terrazza sul golfo di Napoli. La freschezza delle materie prima si apprezza nel crudo essenziale (che in estate meriterebbe opportuna refrigerazione) composto oggi da calamaro, filettini di orata di mare, tartare di ricciola, tartufo e fasolara nostrani, scampi, mezzi gamberi viola accompagnati da un rinfrescante sorbetto al sedano (1) tanto buono da costringerci al bis. Il baccalà mantecato con le patate è semplicemente fantastico. Buoni i primi: ai punti i torciglioni con crema di ceci, vongole e scampi battono gli spaghettoni con cannolicchi crema di broccoli e tarallo napoletano (2 avrei preferito quello agerolese). Gamberi e calamaro in tempura a regola d’arte (3), vero tonno rosso abbattuto e scottato. E per finire una versione molto riuscita di cheese cake al bicchiere. Ampia carta dei vini con ricarichi onestissimi.