Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Il sigillo di Padoan e Boccia «Campania, un modello» De Luca: ma faremo di più
Il ministro ieri a Salerno per l’assemblea di Confindustria Il governatore annuncia: «Nel 2018 pronti i grandi progetti»
NAPOLI Nei primi sei mesi del 2017 in Campania la ripresa prosegue, seppur più lentamente rispetto al 2016. E l’occupazione ha fatto registrare un aumento del 3,2%. Lo certifica l’aggiornamento congiunturale di Bankitalia sull’economia. Ed è un risultato incoraggiante anche perché con la crisi dal 2007 al 2015 la Campania ha perso 14.9 punti di pil. Ieri, all’assemblea di Confindustria che si è svolta a Salerno, il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan ha elogiato il modello Campania. «I dati sulla crescita sono incoraggianti e fatemi sottolineare che il contributo della Regione Campania è veramente eccezionale ed è il segno che la crescita c’è», sottolineando che ci sono alcune parti del Paese in cui si cresce di più «grazie al contributo specifico delle comunità e delle Regioni».
Elogio alla Campania anche da parte di Vincenzo Boccia, presidente di Confindustria, secondo il quale «la Campania è la prima del Sud perché ha fatto da acceleratore alle politiche economiche nazionali». Per il numero uno degli industriali italiani «è un bellissimo segnale ed è un messaggio di un paradigma di pensiero che in questo Paese deve cambiare. Prima decidiamo che cosa vogliamo definire nell’economia reale, poi individuiamo strumenti, quindi risorse e poi interveniamo sui saldi di bilancio».
Raggiante il governatore Vincenzo De Luca che, ieri nell’assemblea di Salerno, ha aggiunto: «Abbiamo registrato nel 2016 un risultato molto importante come ha certificato il rapporto Svimez. Nel 2016 la Campania è la Regione che è cresciuta di più in Italia». Per De Luca «ovviamente c’è ancora tanto da fare ma intanto prendiamo atto che la Campania è ripartita, la Regione impaludata e clientelare non c’è più. Abbiamo avuto questo risultato anche perché abbiamo destinato risorse importanti all’industria e al settore manifatturiero, credito di imposta, fiscalizzazione oneri sociali al 100%, 13 mila euro per ogni nuovo assunto, abbiamo incentivato le startup, abbiamo avuto in Campania il 40% dei contratti di sviluppo approvati in Italia». Per il governatore «Si tratta di uno sforzo gigantesco, adesso dobbiamo proseguire. Abbiamo davanti la sfida di 13 miliardi di euro di fondi europei, nazionali e regionali da investire nel giro di pochi anni. E abbiamo, come sempre, la sfida della sburocratizzazione, la più radicale possibile nella nostra Regione».
De Luca così ha concluso: «Abbiamo due grandi criticità in Campania e nel Sud e cioè il tasso di emigrazione giovanile, soprattutto dei giovani scolarizzati, e il tasso di disoccupazione giovanile che rimane estremamente alto. Dobbiamo continuare nella linea di investimenti e mi auguro che nei prossimi mesi maturi l’idea di un piano per il lavoro dedicato al Sud che punti anche ad incrementare l’occupazione nella pubblica amministrazione. Il 2018 sarà l’anno di decollo anche di grandi progetti territoriali, con i fondi europei, dal litorale Domizio, a Napoli Nord all’Agro Nocerino-Sarnese. C’è da guardare con relativa fiducia agli anni che abbiamo davanti».
Il titolare del Mef I dati sulla crescita sono incoraggianti, il contributo della Regione Campania è veramente eccezionale